Ci ha lasciati Novello Novelli, il toscanaccio del cinema italiano

Rubrica culturale di Roberto Greco

In copertina: Francesco Nuti e Novello Novelli in una scena del film "Willy Signori e vengo da lontano"

Aveva 87 anni. Novello Novelli, toscano di Poggibonsi, è stato uno dei principali caratteristi del cinema italiano. Era nato il 2 marzo 1930 e i suoi esordi nel mondo dello spettacolo furono come impresario, seguendo in tournée per l’Italia i fratelli Santonastaso, Mario e Pippo. Al teatro Metastasio di Prato, inizia a lavorare come attore, ritrovandosi al fianco di Alessandro Benvenuti, Francesco Nuti e Athina Cenci, impegnati nell’esperienza de “I Giancattivi” ma anche di Massimo Ceccherini, Leonardo Pieraccioni e altri ancora.

Nei primi anni ottanta, pur continuando a lavorare in teatro, debutta al cinema con “I Giancattivi”, nel loro “Ad ovest di Paperino” diretto da Benvenuti. Nel cinema lavora ancora sotto la direzione di Alessandro Benvenuti, e poi di Maurizio Ponzi, Francesco Nuti, Giovanni Veronesi, Vittorio De Sisti, Tonino Zangardi, Mario Monicelli, nel suo “Cari fottutissimi amici” e altri ancora. Era uno dei soci fondatori della “Fondazione dei Maledetti Toscani” ed è stato l’allenatore dell’omonima squadra di calcio. Per la regia di Francesco Nuti, ricordiamo le sue interpretazioni in “Willy Signori e vengo da lontano” e in “Il signor Quindicipalle”.

I suoi amici e colleghi l’hanno salutato e ricordato sui principali social network, anche a loro Novelli aveva taciuto dell’aggravarsi della sua malattia e per molti di loro è stata una notizia quasi inattesa. Con Novelli se ne va uno degli ultimi di una grande generazione di caratteristi che hanno fatto grande il cinema italiano. Attori che, pur ricoprendo ruoli marginali rispetto allo sviluppo della storia, ruoli non determinanti, spesso ruoli di spalla, riuscivano a rendere reale la finzione della scena, introducendo quelle caratteristiche personali e umane tipiche del comportamento dell’italiano medio, spesso permettendo all’attore protagonista di esprimersi al meglio. Tra i grandi caratteristi ricordiamo Carlo Croccolo, Gianni Agus, Ave Ninchi, Pietro De Vico, Alessandro Cutulo, Tiberio “ferribotte” Murgia e altri ancora.

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