Stop sexual tourism, la necessità di tornare umani

Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, che lo monitorizza, tre milioni di persone ogni anno viaggiano per praticarlo. Si tratta d’individui che abusano di bambine e bambini figli della guerra, della miseria e della povertà

Mentre prosegue il progetto “Chi educa una bambina, educa un popolo”, la campagna sociale per il diritto all’istruzione e all’alfabetizzazione nel mondo di cui è Advocacy Mete Onlus, d’intesa con l’Associazione Fiori di Acciaio, Giorgia Butera, presidentessa di Mete, non rimane con le mani in mano. “Restituire dignità umana e territoriale è principio fondamentale per rendere Persone e Città, identità solide e consapevoli” dichiara Giorgia Butera. È uscito da poco il suo “Torniamo umani”, un libro che raccoglie, attraverso un gruppo d’interviste selezionate, focus riguardanti i bambini, i rifugiati e le donne.

Tra gli intervistati, troviamo Cecilia Strada, già presidente di Emergency, Aicha Duihi, militante per i Diritti Umani e Presidente dell’”Osservatorio Internazionale per le Vittime di Tindouf” in Algeria e Laura Silvia Battaglia, giornalista freelance e documentarista. “Il libro è un invito-appello al mondo che vogliamo, un mondo di Pace, dove i Diritti Umani siano tutelati – dice Giorgia Butera – dove nessun conflitto o attentato terroristico possa più accadere, dove ogni bambino possa crescere in modo sano e naturale, dove ogni donna possa vivere liberamente senza dover subire alcun tipo di violazione e abuso, dove la migrazione forzata cambi volto e dignità”. La prefazione del libro è curata da Yousif Latif Jaralla, regista e cantastorie iracheno.

Giorgia Butera, presidente di METE Onlus
L’ultimo progetto di Mete Onlus, sostenuto da “Fiori di Acciaio”, l’associazione presieduta da Marcella Cannariato Dragotto, è “Stop sexual tourism”, che vede Fiori di Acciaio anche come partner operativo. Il progetto è finalizzato a combattere e contrastare, con ogni mezzo, lo sfruttamento sessuale minorile nell’ambito dei circuiti turistici, istituzionali, educativi, e sportivi e ogni contesto ove ne sia possibile la diffusione e conoscenza. Il 16 gennaio scorso, al Senato della Repubblica, nella Biblioteca “G. Spadolini” di Palazzo della Minerva a Roma, è avvenuta la presentazione ufficiale del progetto. I dati sul fenomeno sono allarmanti. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, che lo monitorizza, tre milioni di persone ogni anno viaggiano per praticarlo. Si tratta d’individui che abusano di bambine e bambini figli della guerra, della miseria e della povertà. Tutti i bambini del mondo hanno il diritto a essere amati allo stesso modo e di vivere in maniera sana e naturale. Non è accettabile in alcun modo, che si debba partire per praticare turismo sessuale. Il viaggio è un’altra cosa. Il viaggio è istruzione, svago, conoscenza. Il viaggio è cultura del vivere.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*