Terremoto di magnitudo 3.2 gradi sulla scala Richter, alle 12:28 di oggi, alle falde del più grande vulcano attivo d’Europa. Questa volta l’epicentro è stato rilevato sul versante est, in prossimità della Valle del Bove e a brevissima distanza della collina di pietra lavica che ricorda in modo indelebile la colata di magma del 1865 che raggiunse le pendici del vulcano. L’ipocentro è stato registrato dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 16 chilometri di profondità. Percepito con forza nei Comuni limitrofi, nel raggio di venti chilometri dall’epicentro, ma senza danni. I più esposti alla scossa di terremoto, oltre al Comune di Milo che si trova a 4 chilometri sudest dell’epicentro, i Comuni di Sant’Alfio, Zafferana Etnea, Santa Venerina, Giarre, Mascali e Piedimonte Etneo. La scossa di terremoto è stata percepita anche nel resto della provincia di Catania. Il terremoto di 3.2 gradi delle 12:28 è stato preceduto da uno sciame sismico iniziato alle 11:36. Una sequenza crescente di scosse sopra i due gradi di magnitudo che ha raggiunto un’intensità di 2.6 gradi alle 11:54, poi scosse di minore entità prima del terremoto di 3.2 gradi. Ieri altre scosse di terremoto erano state rilevate dai sismografi e dalla popolazione sul versante ovest del vulcano. Epicentro nel territorio del Comune di Randazzo con una scossa di intensità pari a 3.1 gradi ed altre di minor rilievo.
L’Etna trema ancora, questa volta terremoto di 3.2 gradi
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