“Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile”. Così Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto e attuale presidente della Casaleggio Associati, in un’intervista al quotidiano La Verità. Il figlio del fondatore del Movimento 5 stelle, parlando della sua idea di democrazia diretta, afferma: “I modelli novecenteschi stanno morendo, dobbiamo immaginare nuove strade e senza dubbio la Rete è uno strumento di partecipazione straordinario”. E sul futuro del Parlamento aggiunge: “Ci sarebbe con il suo primitivo e più alto compito: garantire che il volere dei cittadini venga tradotto in atti concreti e coerenti. Tra qualche lustro è possibile che non sarà più necessario nemmeno in questa forma”.
“Uno vale uno – continua Casaleggio – non significa uno vale l’altro. Uno vale uno è il fondamento della democrazia partecipativa. I grandi cambiamenti sociali possono avvenire solo coinvolgendo tutti attraverso la partecipazione in prima persona e non per delega. Non servono baroni dell’intellighenzia che ci dicono cosa fare, ma persone competenti nei vari ambiti che ci chiedano verso quali obiettivi vogliamo andare e che propongano un percorso per raggiungerli. L’incompetenza è spesso la scusa per non far partecipare le persone alle scelte importanti che le riguardano”. E a proposito del rapporto con l’Europa dice: “L’Unione europea è certamente una risorsa preziosa ma servono maggiori strumenti di partecipazione. Un esempio potrebbe essere l’introduzione del referendum popolare obbligatorio per la ratifica di qualunque trattato”.