di Vittorio Alessandro
Alcune piccole cronache rendono più difficile la digestione della nostra quotidiana abbuffata di informazioni. Una di esse, arrivata da Bolzano qualche giorno fa, racconta di un pensionato che, sorpreso a rubare uno shampoo e un dentifricio in un supermercato, è morto di infarto quando ha visto arrivare la polizia.
Diminuisce il differenziale di ricchezza tra molti paesi, spiegano gli economisti, ma si è drammaticamente aperta la forbice fra ricchi e poveri in ciascuno di essi. Rabbia e disperazione contro la povertà, la corruzione e l’assenza di prospettive ci hanno condotto dentro a una generale tempesta, invisibile certo se osserviamo le manifestazioni di popolo in Libano, in Cile, in Argentina, in Tunisia, a Honk Kong, in Spagna ciascuna come una vicenda a sé.
La morte del pensionato è silenziosa e mortificante, ma non vale meno della manifestazione da un milione di persone qui ancora non arrivata.