di Vittorio Alessandro
Sappiamo come le misure restrittive di questi giorni, per quanto odiose, siano necessarie. Tra le nuove allo studio, suggerirei la sospensione a Matteo Salvini del cancelletto e del punto esclamativo. Si era appena affievolita l’eco di ben 6 “aprire” e di 5 esclamativi in un tweet dello scorso 28 febbraio (“Riaprire tutto quello che si può riaprire! Riaprire! Rilanciare! Fabbriche, negozi, musei, gallerie, palestre, discoteche, bar, ristoranti, centri commerciali! Aprire, aprire, aprire!”), quando Salvini ha digitato sul suo stanco smartphone: “Chiudere tutto adesso per ripartire sani. Fermi tutti!”.
A lui, insomma, non importa se si tratti di aprire o chiudere, ma che ci sia l’esclamativo.
I due caratteri potrebbero essergli restituiti intorno a giugno, quando – speriamo – tutto questo sarà finito.
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