di Mauro Seminara
Nel pomeriggio tre barche sono arrivate autonomamente a Lampedusa in rapida sequenza, la prima in località Cala Pulcino, la seconda dritta al Porto Commerciale ed una terza tra la zona Area Marina Protetta dell’Isola dei Conigli e Cala Galera. In totale, i migranti approdati sull’isola sono 85 e tra loro c’era anche una donna che aveva iniziato il travaglio durante la traversata partorendo a bordo della barca. Dopo un primo intervento sanitario, la donna ed il neonato sono stati trasferiti con l’elicottero del 118 in ospedale. Tredici migranti, in prevalenza nordafricani, forse tunisini, erano arrivati in autonomia al molo commerciale di Cavallo Bianco e sono stati fermati appena avvistati in fase di ormeggio. Era, in ordine cronologico, il secondo sbarco del pomeriggio. Le altre due barche portavano rispettivamente 31 e 41 persone, tra le quali molte donne – e la partoriente – e bambini, in prevalenza di etnia subsahariana.
Seguendo un particolare protocollo di sicurezza, tutti i migranti sono stati inizialmente trasferiti sulla banchina del Molo Favarolo, zona militare interdetta, dove è stato attuato il canale sanitario sui viaggiatori irregolari giunti in Italia. Dal molo militarizzato sono poi stati trasferiti al centro di prima accoglienza di Contrada Imbriacola, dove verranno identificati, visitati con maggiore attenzione dopo il triage al molo, infine sottoposti ad isolamento in virtù del protocollo sanitario dovuto all’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus. Gli 85 migranti oggi approdati a Lampedusa si aggiungono ai 26 di ieri – numero esatto risultato al centro di accoglienza, inizialmente dati per 27