di Vittorio Alessandro
La ministra Paola De Micheli spiega ad Avvenire che la situazione del Mediterraneo è sotto controllo e che l’Italia non si sottrae al dovere di aiutare le persone che corrono pericolo in mare. È però un fatto che il governo, per risolvere il caso Alan Kurdi, ha dovuto derogare al decreto sulla chiusura dei porti appena emanato.
La Ministra invita, inoltre, le Ong straniere a collaborare, che è come dire: non andate per mare, ché altrimenti qualche barcone lo incocciate per forza; lasciatelo lì e che arrivino da soli, se ce la fanno. Tanto, se non parlate voi o i giornalisti importuni, chi lo verrà a sapere?
Ma la traversata del Canale non è un giro di giostra ed i barconi non sono tutti uguali, neanche il mare. Oggi, per esempio, è proibitivo e, ammesso che qualcuno lo scampi, avrà bisogno del coraggio e della perizia marinaresca degli eventuali soccorritori: con ogni probabilità, non istituzionali, per i motivi che la Ministra sa.
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