di Mauro Seminara
Alle otto del mattino la Moby Zazà si trovava già davanti l’imboccatura del porto di Lampedusa e sulla banchina le forze dell’ordine mettevano in sicurezza l’area. La nave del gruppo Onorato, 155 metri per 25 di larghezza, manovra ed entra in porto senza alcun problema. Uno schiaffo ai problemi di continuità territoriale marittima che per anni hanno afflitto l’isola limitando la qualità delle navi che la collegano alla Sicilia. Alle dieci, tempo di ormeggiare ed aprire il ponte carrabile, i 68 migranti sbarcati ieri e già in porto in attesa dell’imbarco hanno iniziato a salire a bordo della nave colorata di personaggi Looney Tunes con un simpatico Daffy Duck in tre dimensioni che fa il saluto da poppa. L’arrivo della nave noleggiata dal Ministero dei Trasporti per circa un milione di euro al mese era stato annunciato ieri dal sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, con un post Facebook che avrebbe dovuto rassicurare i suoi concittadini.
“Ho ricevuto una telefonata dal Ministero dell’Interno, mi è stato comunicato che la Moby Zazà, la nave destinata alla quarantena, partirà questa sera da Porto Empedocle per arrivare a Lampedusa ed ospitare a bordo i migranti che sono stati radunati al Molo Favaloro”. Questo il post del sindaco pubblicato alle 20 di ieri sera. Questa mattina però Lampedusa ha letto altre informazioni, su fonti di stampa regionali, che annunciano la partenza della Moby Zazà per “difficoltà di natura logistica e tecnica – scrive il Giornale di Sicilia – legate ai rifornimenti e allo smaltimento dei rifiuti prodotti a bordo, da trattare come «speciali»“. Sull’isola la notizia non è stata accolta bene da quanti sono ormai consapevoli dell’inutilità della nave a queste condizioni, vista la frequenza di sbarchi autonomi. Il Molo Favarolo intanto ha ospitato ancora una volta persone migranti per la notte, alloggiate in condizioni di fortuna all’interno della tenda stile Protezione Civile che in precedenza era stata installata al poliambulatorio dell’isola. A bordo della Moby Zazà ci sono adesso 121 persone che dovranno restarvi fino a fine quarantena. Tutti provenienti da sbarchi autonomi, tre, a Lampedusa. La nave si avvia quindi verso il 50% della sua capienza. Dopo l’operazione svolta nel porto di Lampedusa la Moby Zazà si è fermata in rada, davanti il porto dell’isola.
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