di Vittorio Alessandro
Abbiamo sicuramente grandi doti, lo hanno dimostrato soprattutto gli operatori sanitari e coloro che, lavorando a testa bassa, hanno mantenuto le fila della nostra difficile quotidianità. Non usciremo, però, da questa vicenda migliori di prima. Pupi rimasti senza puparo, abbiamo osservato la chiusura cantando dai balconi come cardellini in gabbia, nel momento buono perché la politica finalmente si risvegliasse.
Non è successo. Solo qualche barlume abbiamo registrato (benvenuto), ma nessuna visione, nessun progetto, da parte della Sinistra in particolare, rivolto a una società che “riparte” con migliaia di nuovi poveri e disperati: prevale solo l’ansia che l’elastico fra noi e le cose ricominci a tendersi a piacimento, come prima.
Nessuna apertura da parte di partiti ed associazioni, ma streaming per i soliti seguaci e i post e i tweet rivolti a risvegliare cordate di like, per ripetersi ossessivamente “noi siamo noi”.
Si riaprono, dunque, palestre e ristoranti, ma gli spazi della politica (e noi stessi, di conseguenza) sono più chiusi e costipati di prima.