La Banchina del Molo Favarolo di Lampedusa, dove ormeggiano le motovedette e dove solitamente sbarcano da esse i migranti che non sono approdati in autonomia altrove, da questa mattina è libero e termina – almeno per un po’ – la vergogna delle notti all’addiaccio. Sulla nave Cossyra, il traghetto che collega le Pelagie alla Sicilia, sono stati imbarcati gli ultimi 86 migranti rimasti al molo e questa sera approderanno nel porto agrigentino di Porto Empedocle. Erano gli ultimi rimasti a Lampedusa dallo sbarco di 156 persone che le motovedette di Guardia Costiera e Guardia di Finanza avevano preso a bordo – tutti dallo stesso gommone salpato dalla Libia – a dieci miglia dall’isola. Ieri erano infatti partiti i primi 70 migranti dello stesso sbarco, da Lampedusa, a bordo di due motovedette, anch’esse dirette a Porto Empedocle.
Al centro di prima accoglienza di Contrada Imbriacola, 96 posti letto in assetto ordinario, sono adesso 108 i migranti che vi trascorreranno il periodo di isolamento previsto a causa dell’epidemia di Covid-19. Ai 44 che erano stati ospitati nei locali parrocchiali si sono aggiunti nella stessa giornata altri 64 migranti che si trovavano al Molo Favarolo già da qualche notte. In questo momento l’isola ha quindi la banchina del molo libera ma il centro di accoglienza pieno e non dispone pertanto di luoghi idonei alla prima accoglienza. Ancora in sospeso il dispendioso piano della nave hotspot che dovrebbe sostare tra Lampedusa e Porto Empedocle. L’avviso per le manifestazioni di pubblico interesse era stato programmato il 18 aprile e pubblicato il giorno successivo dal Ministero dei Trasporti.
Dopo 18 giorni la nave da 250 posti non è ancora disponibile, ma in appena 4 giorni a Lampedusa sono arrivate oltre 400 persone migranti. A Palermo è ferma in porto la nave della Compagnia Italiana di Navigazione (CIN) “Raffaele Rubattino” dopo che, non senza difficoltà, sono sbarcati tutti i naufraghi che le navi Ong Alan Kurdi e Aita Mari avevano soccorso tra il 6 ed il 13 aprile. La nave Rubattino, che ancora non è dato sapere quanto sta costando agli italiani, non sembra essere la soluzione per le Pelagie, per le quali è stato appunto pubblicato altro avviso.
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