Questi ulteriori finanziamenti si aggiungono agli aiuti già offerti attraverso il Fondo di solidarietà dell’UE (FSUE). Il Parlamento ha chiesto e ottenuto di fissare un tetto massimo del 5% a quanto può essere prelevato dalla quota FESR di uno Stato membro per il periodo 2014-2020. Il regolamento è stato già concordato con il Consiglio a maggio ed è stata approvato in plenari con 625 voti favorevoli 5 contrari e 28 astenuti.
Il nuovo regolamento modificherà la Politica di coesione 2014-2020 introducendo un asse prioritario per le operazioni di ricostruzione con un tasso di co-finanziamento che può arrivare fino al 95% di supporto da parte del FESR. Questi aiuti saranno dati agli Stati membri e alle regioni colpite da disastri naturali grandi o locali, come l’Italia dopo i terremoti di agosto e ottobre, completando gli aiuti già disponibili grazie al Fondo di solidarietà.
La data di inizio dell’ammissibilità delle spese dei beneficiari avrà effetto retroattivo per poter consentire l’ammissibilità delle spese sostenute e pagate dalla data in cui è avvenuto il disastro ambientale. Questo regolamento si applicherà retroattivamente dal primo gennaio 2014. Il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione sul Gazzettino ufficiale dell’Unione Europea.
Commenta per primo