Momento di sosta, nel Mediterraneo, dopo la intensa ondata migratoria degli ultimi giorni. Una tregua tecnica dovuta alla necessità di riorganizzare barche e migranti per il prossimo lancio. E mentre i trafficanti in Libia trasferiscono disperati da imbarcare ed incollano tubolari di gommoni destinati a cedere dopo poche ore, le navi del dispositivo di soccorso completano il loro giro di sbarchi per poi riposizionarsi al largo delle acque libiche. Il bollettino di ieri vede le navi della Marina Militare britannica Echo e Protector, inserite nell’assetto Eunavformed, rispettivamente a Brindisi con circa 400 migranti la prima ed Augusta con 220 migranti la seconda. La Kbv 200 della Guardia Costiera svedese, che opera nell’ambito del dispositivo europeo Frontex, è invece andata a Catania con 650 migranti. Gli ultimi 1.350 circa dei 12.500 migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale nei giorni scorsi. Poco dopo la mezzanotte di ieri la Golfo Azzurro, della Ong spagnola Proactiva Open Arms, ha sbarcato a Lampedusa tre migranti da affidare ad immediate cure mediche. Uno dei tre pare non aver superato il successivo elitrasporto da Lampedusa per il ricovero ospedaliero.
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