Le indagini, coordinate dalla DDA di Bari, sono state effettuate dalla DIGOS di Bari, con il supporto del GICO GDF Bari per quanto riguarda gli aspetti legati al finanziamento del terrorismo.
Dall’attività investigativa è emerso il verosimile coinvolgimento di Bombataliev nell’assalto, avvenuto a Grozny (Cecenia) nella notte tra il 3 e il 4 dicembre 2014, alla “casa della stampa” – sede delle principali emittenti locali – e ad una scuola da parte di un commando composto da jihadisti aderenti alla formazione terrorista “Emirato del Caucaso”, dove persero la vita 19 persone. Inoltre, è emersa la militanza dell’indagato in gruppi combattenti in Siria nelle fila dell’ISIS tra il 2014 ed il 2015.
Contestualmente all’esecuzione del provvedimento cautelare, sono state effettuate tre espulsioni per motivi di sicurezza nazionale – alla luce della normativa antiterrorismo del 2015 – di due fratelli albanesi di 26 e 23 anni (in regola sul territorio nazionale) e di una donna russa di 49 anni (irregolare sul territorio nazionale), rispettivamente stanziati a Potenza e Napoli.
I soggetti espulsi sono stati tutti destinatari dell’attività di indottrinamento del Bombataliev e, nel caso della donna, di vera e propria istigazione al martirio mediante il compimento di attacchi suicidi con esplosivo.
Alle fasi esecutive dell’operazione hanno partecipato anche le DIGOS Napoli, Foggia e Potenza, sotto il coordinamento dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
Il GIP del Tribunale di Foggia ieri ha convalidato il fermo ed applicato nei confronti del terrorista ceceno la misura della custodia cautelare in carcere.