Tra i primi a sbarcare ieri sera a Lampedusa ci sono stati una donna con il suo bambino di tre anni. Lo sbarco è avvenuto alle 21 al molo Roberto Magazù, punto di ormeggio delle motovedette della Capitaneria di Porto, subito dopo il trasbordo dalla nave del dispositivo Triton KBV-002 ai guardacoste CP-302 e CP-312 della Guardia Costiera. In totale 132 migranti di etnia subsahariana. Le più comuni nazionalità degli ultimi flussi migratori. Tra i giovani anche un ferito con il piede già medicato e visitato dai medici del Cisom che operano a bordo delle unità navali delle Capitanerie di Porto. Ad accoglierli, tra i funzionari di Frontex e dell’Easo, c’erano immancabili i volontari del Forum Lampedusa Solidale. Coperte isotermiche, tè caldo ed un sorriso ad accompagnare il “welcome” elargito ad ogni migrante. Il mare agitato con vento di maestrale ha concesso il doppio trasbordo appena fuori dal porto di Lampedusa, esposto a sud. La nave di Triton ha fatto sosta in rada per l’intera notte. I 132 migranti sbarcati a Lampedusa sembrerebbero tra gli ultimi di questa recente ondata di soccorsi.
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