Era già stato sospeso in ottemperanza della legge Severino, adesso andrà a processo insieme al collega di Alternativa Popolare Marcello Gualdani per corruzione elettorale. Cascio, ex Forza Italia, ed il collega Gualdani, secondo le accuse riceveva voti grazie alle buste della spesa elargiti agli elettori. Il contenuto delle “bustarelle della spesa” variava e comprendeva ogni genere alimentare, dalla pasta alle uova fino ai prodotti caseari. Scene da film che ricordano Salvo Ficarra con i suoi sacchetti bianchi distribuiti ad i compaesani per la campagna elettorale del sindaco Patanè. Così, secondo l’accusa della Procura Generale di Palermo, sarebbero arrivati i voti nel 2012. Il fascicolo sarebbe stato pronto all’archiviazione dalla Procura della Repubblica di Palermo, ma la Procura Generale lo ha avocato per procedere con l’indagine fine alla sua chiusura culminata con il rinvio a giudizio. Cascio, grazie all’aiuto di Gualdami per il procacciamento dei voti, nel 2012 risultò il più votato del Popolo delle Libertà nel collegio palermitano.
- 7 anni ago
Redazione
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Sicilia
Rinviato a giudizio l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio
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