Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa dall’elezione dell’11 giugno che ha visto sconfitta Giusi Nicolini, nell’affrontare una questione spinosa riguardante la ex sindaca, allude ad un articolo a firma di Emanuele Lauria del 13 giugno. Su La Repubblica.it di quel giorno si può infatti leggere il periodo rievocato da Martello con al suo interno la frase virgolettata attribuita a Giusi Nicolini: “Tutto il giorno chiusa nella sua stanza del Comune ‘a fotocopiare carte molto delicate’, con il conforto di due dipendenti – due sole – che sono salite a esprimerle solidarietà dopo la sconfitta.” Secondo Totò Martello questa non sarebbe una attività ordinaria e, nel ricordare l’affermazione dell’ex sindaca comparsa sul quotidiano, il sindaco in carica pare quasi voler richiamare l’attenzione della competente Procura della Repubblica di Agrigento.
L’argomento spinoso al centro dell’attenzione non sono però le fotocopie ma gli hard disk dei computer che si trovavano nell’ufficio del sindaco e nel suo gabinetto. Questi risultavano, all’atto dell’insediamento formale della Giunta di Totò Martello, formattati o addirittura con hard disk nuovi al posto di quelli contenenti i cinque anni di attività dell’amministrazione di Giusi Nicolini. Lo conferma il sindaco Martello spiegando il proprio punto di vista sulla vicenda: “Io prendo atto di una cosa: i computer sembravano acquistati il giorno prima. Non solo, ci sono le dichiarazioni dell’ex sindaco che diceva che avrebbe fatto le fotocopie di tutti i documenti importanti del Comune perché le potevano servire al momento opportuno. Come viene definito questo io non lo so, non sono un procuratore della Repubblica. Ne prendo solo atto. Queste sono le cose che sono successe al Comune di Lampedusa dal mio insediamento.”
Documenti fotocopiati e documenti digitali cancellati o scomparsi insieme agli hard disk di proprietà del Comune sono quindi le ipotesi. Ma quella di Totò Martello non appare una infervorata denuncia. Anzi, è con estrema tranquillità che l’attuale primo cittadino di Lampedusa e Linosa spiega come ha deciso di affrontare l’azzeramento di continuità amministrativa del gabinetto del sindaco: “Abbiamo semplicemente, e momentaneamente, fatto un ordine a coloro i quali gestivano i computer per avere notizie sullo stato dell’arte.” Sul dopo, con tono ancor più serafico, Martello dice che “Valuteranno poi gli avvocati quello che si deve fare”.
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