Il traffico di marijuana albanese non sembra essersi mai fermato. Dall’inizio dell’anno sono circa 24 le tonnellate di marijuana trasportata via mare sequestrate e 32 gli scafisti arrestati dalla Guardia di Finanza in Puglia. Un aumento di marijuana sequestrata – ben oltre le 22 tonnellate sequestrate nell’intero anno 2016 sempre dalle Fiamme Gialle pugliesi – che lascia intendere anche un aumento del traffico dall’Albania verso l’Italia. L’ultima operazione risale alla notte tra sabato e domenica. Il dispositivo di sorveglianza aeronavale delle Fiamme Gialle ha intercettato un’imbarcazione visibilmente carica di sostanza stupefacente che dirigeva verso le coste leccesi. Alla vista delle unità veloci del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari i trafficanti cercavano di darsi alla fuga e nel vano tentativo di acquisire maggiore velocità e sfuggire alla cattura si liberavano di tutto il carico gettandolo in mare.
L’inseguimento condotto dalle unità aeronavali delle Fiamme gialle si è conclusa poco dopo con l’abbordaggio dell’imbarcazione fuggitiva poche miglia al largo di San Cataldo, in provincia di Lecce. Il mezzo utilizzato per l’illecito traffico, un gommone lungo 7 metri con un potente motore fuoribordo, è stato portato agli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Otranto e sequestrato. Gli scafisti, entrambi di Valona, sono stati arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti e posti a disposizione della locale Autorità Giudiziaria. La marijuana recuperata in mare e sequestrata era confezionata in 22 colli di varie dimensioni per un peso complessivo di 633,85 kg. Un quantitativo notevole che al mercato clandestino avrebbe fruttato al dettaglio oltre 6 milioni di euro.