Nel pomeriggio del 20 agosto l’intervento di due velivoli Dash-8 impegnati nella missione “TRITON 2017” sotto l’egida dell’Agenzia Europea Frontex, coordinati dall’International Coordiantion Centre di Pratica di Mare (ente di coordinamento nazionale del dispositivo Frontex antimmigrazione) e di un’unità navale della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Roccella Ionica in coordinamento con un’unità della Guardia Costiera, ha permesso l’intercetto ed il fermo di un veliero carico di migranti che era diretto verso Punta Stilo (RC). L’imbarcazione, con i migranti nascosti sottocoperta, denominata “HYDRA”, proveniente dalla Turchia e battente bandiera americana, era difficilmente riconoscibile quale natante utilizzato per l’illecito traffico in quanto apparentemente in normale transito nelle acque del Mar Ionio.
A dare supporto alle operazioni è intervenuta poco dopo una vedetta classe 300 della Guardia Costiera di Roccella Ionica. In considerazione delle precarie condizioni del natante e dell’elevato numero di persone a bordo, veniva dichiarato evento SAR e scattavano le operazioni di soccorso sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Reggio Calabria.
Il veliero fermato, con a bordo i 3 presunti responsabili dell’illecita attività di traffico di migranti, è stato condotto da militari del Corpo verso il porto di Roccella Ionica, unitamente ai migranti giunti in sicurezza a bordo delle unità della Capitaneria e della Guardia di Finanza. Ad accoglierli nel porto della locride era già operativo il dispositivo per questo deputato, coordinato dalla Prefettura di Reggio Calabria.
Contestualmente gli investigatori della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Roccella Ionica, stante le inequivocabili prove a loro carico, arrestavano i tre ucraini per il reato di favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina. Dalle loro stesse dichiarazioni, infatti, si è potuto accertare che i migranti erano stati imbarcati in Turchia alla volta dell’Italia a fronte del pagamento di circa 5000 dollari cadauno. I tre ucraini sono stati condotti presso la casa circondariale di Locri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che sta dirigendo e coordinando le indagini.
Gli arrivi di migranti in Italia attraverso le rotte del Mediterraneo Orientale, utilizzando unità da diporto, sono negli ultimi mesi in aumento.
Per questo motivo è stato intensificato l’impegno e la presenza lungo la fascia ionica dei mezzi aerei e navali di Guardia di Finanza e Guardia Costiera.
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