Terremoto, replica di 4.0 gradi ad est di Malta e l’Italia continua a tremare anche in Sicilia e nel maceratese
Appena lo scorso mercoledì un terremoto dal fondo del mare nelle vicinanze di Malta. La scossa di ieri è la terza in una settimana e la seconda di magnitudo importante
Un nuovo sisma è stato registrato ieri dalla Sala sismica INGV di Roma nelle vicinanze di Malta. Questa volta di 4.0 gradi di magnitudo e leggermente più a nord del precedente. Mercoledì il sisma era stato di 4.1 gradi della scala Richter, circa a trenta miglia a sudest di Malta. Appena tre giorni dopo una nuova scossa di quattro gradi è arrivata alla stessa distanza dall’isola ma appena più a nord. La magnitudo appena più lieve della precedente non fa di questa nuova scossa motivo di minor allarme. La profondità del punto di rilascio è infatti di appena dieci chilometri e la durata del sisma è stata di 54 secondi. La prima scossa proveniente dalla faglia a sudest di Malta è stata registrata lunedì ed era di magnitudo pari a 2.9 gradi. Una faglia che sembrerebbe essere in piena attività come altre intorno alla penisola italiana.
Non è l’unico importante movimento tellurico registrato ieri dai sismografi. A Caldarola, a breve distanza da Camerino, in provincia di Macerata, due scosse hanno ravvivato l’incubo da terremoto nell’area già parecchio colpita negli ultimi tempi. La prima scossa all’alba, di 3.3 gradi da una profondità di soli otto chilometri, ha buttato giù dal letto la popolazione dei comuni di Caldarola, Cessapalombo, Camporotondo di Fiastrone, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Fiastra, Acquacanina, Pievebovigliana e San Ginesio. La replica, più forte, di magnitudo 3.5 gradi, è arrivata alle 17:32 ed è stata percepita chiaramente negli stessi comuni del maceratese. Continua l’attività sismica anche alle pendici dell’Etna, in Sicilia. Ad est del vulcano attivo più grande d’Europa una nuova scossa ha svegliato quanti già erano a letto due minuti prima della mezzanotte di ieri. L’epicentro è esattamente nel Comune di Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania. Ancora sul versante ovest dell’Etna, ma appena qualche chilometro ad est delle precedenti scosse. L’area interessata è comunque quella dei comuni di Biancavilla, Paternò, Ragalna, Belpasso e la già colpita Adrano.
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