Alle cinque di ieri pomeriggio è stata quindi inaugurata la riapertura della Biblioteca di Lampedusa alla presenza del sindaco, e l’occasione è stata resa ulteriormente speciale dalla presentazione dei “Silent books”, i Libri senza parole. Pagine che possono essere lette da chiunque, che il “lettore” sia un bambino che non ha ancora imparato o un migrante che non conosce ancora l’italiano. La presentazione dei Silent book nel contesto della riapertura della Biblioteca di Lampedusa rappresenta quindi una restituzione di spazio culturale ma anche di interazione ed integrazione. Anche i bambini con difficoltà potranno avvicinarsi ai libri senza timore da insicurezza personale.
La festa è stata costruita tutta intorno ad un evento che sarebbe stato un addio per Ibby Italia – come racconta la responsabile del progetto Debora Soria – al bel periodo trascorso nella Biblioteca di Lampedusa. Una convenzione stipulata dal Comune per una anno ha invece reso l’evento di ieri una festa di ripartenza ben riuscita. I presenti sono stati ammaliati dal teatro delle ombre di Silvio Gioia e stupiti dai racconti di Francesco Piobbichi con i suoi “Disegni dalla frontiera”. Giacomo Sferlazzo ha eseguito dal vivo una colonna sonora per l’occasione. Un tripudio di intrattenimento culturale che ha reso felici adulti e bambini.
La giornata di Ibby Italia e della Biblioteca di Lampedusa ha visto anche l’assegnazione di due borse di studio che chiudono un percorso avviato tempo addietro dall’associazione con il supporto del Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani. Il professor Giovanni Ruffino, in rappresentanza del Centro Studi, quindi delle Università di Palermo e Catania, ha assegnato alle giovani laureate in Lettere Teresa Di Maggio e Francesca Gnoffo – entrambe obbligatoriamente di Lampedusa – le borse di studio che consentiranno l’inserimento professionale retribuito quali future bibliotecarie. Un “circolo virtuoso” con cui si premia l’impegno e si offre l’opportunità di crescere nuovi laureati e potenziali scrittori, oppure bibliotecari che mantengano viva ed accessibile la cultura sull’isola.
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