Sono stati denunciati un sacerdote ed una donna quarantenne che gestivano una struttura socio-assistenziale a Predappio in provincia di Forlì. La struttura, una delle 13 sedi presenti in Italia dell’ “Opera San Camillo”, ospita pazienti bisognosi di assistenza socio sanitaria di tipo residenziale. Il prete sessantenne e la donna, la sua più stretta collaboratrice, sono accusati di maltrattamenti nei confronti di pazienti anziani ospitati dalla struttura. In particolare i due dovranno essere giudicati per aver sistematicamente legato gli ospiti a sedie, poltrone e letti con fasce contenitive applicate a polsi, caviglie, e addome. Grazie a questo ignobile stratagemma i due potevano sopperire alla carenza di personale specializzato, impedendo agli anziani di muoversi liberamente per andare, ad esempio, in bagno. Chi tra gli assistiti era in grado di farlo, si muoveva addirittura portando con se la sedia alla quale era legato, come si vede dalle immagini raccolte dalla Squadra mobile di Forlì che ha effettuato le indagini, coordinata dal Servizio centrale operativo. Nel corso delle attività la polizia ha perquisito la sede del centro, ha sequestrato diverse cartelle cliniche e sentito numerosi testimoni degli abusi commessi. Al termine la magistratura ha inoltre imposto ai due la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio del pubblico servizio e la polizia ha provveduto, inoltre, a far nominare immediatamente un nuovo direttore della struttura al fine di garantire un regolare e dignitoso percorso socio assistenziale per i pazienti.
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