Non è ancora chiaro il motivo della presenza del destituito presidente della Catalogna Carles Puygdemont e di parte del suo Governo a Bruxelles. La notizia è di oggi e le fonti sono ministeriali. Delusa quindi la grande attesa di Madrid che sperava in un tentativo dell’ex presidente catalano di recarsi nel proprio ufficio violando così il regio decreto di Filippo VI e l’adozione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola. La mattina di lunedì 30 ottobre è iniziata con un post di Puygdemont su Instagram che ritraeva l’architettura della corte del Palau di Generalitat con due semplici parole di accompagnamento: “Buon giorno”. Poco più tardi la notizia diramata dagli organi di stampa spagnoli che un blocco del Governo di Catalogna appena destituito si trova in Belgio, a Bruxelles.
Una tra le ipotesi accreditabili è che gli indipendentisti stiano lavorando nella capitale dell’Unione europea per trovare alleati politici o per intavolare un appello all’attuazione del commissariamento. Altra ipotesi è che il Belgio stia offrendo asilo politico al presidente Carles Puygdemont ed ai membri del Governo che con lui si trovano nella capitale Ue: Joaquim Forn, Meritxell Borràs, Antoni Comin e Dolors Bassa. Pare invece essere rimasto a Barcellona l’ex vicepresidente della Generalitat catalana Oriol Junqueras che proprio ieri aveva annunciato strategie volte al raggiungimento degli obiettivi preposti che non sarebbero state di immediata comprensione e che in prima analisi avrebbero potuto anche confondere le idee dei catalani. Forse riferendosi proprio a questa apparente fuga di Puygdemont che, appunto, potrebbe apparire una ricerca di asilo politico invece di un’azione politica ancora tutta da svelare.
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