Terremoti di estrema violenza al confine Iran-Iraq ed in Costa Rica, molte le vittime

Oltre 2.500 feriti e 215 morti nel bilancio provvisorio dell'Iran. Disposti ospedali da campo nella regione. Il Kurdistan iracheno l'area più colpita. In Costa Rica colpiti due aeroporti da sisma di magnitudo 6.7 gradi

Alle 19:18 di ieri, ora italiana, un violentissimo terremoto di magnitudo 7.2 gradi della scala Richter ha sconvolto la regione del Kurdistan iracheno. L’epicentro del sisma è stato rilevato al confine tra l’Iran e l’Iraq, tra la città irachena di Sulaymanyya e quella iraniana di Kermansha. L’ipocentro ad una profondità di venti chilometri ed una scossa durata ben 4 minuti hanno reso il sisma di magnitudo altissima devastante per l’intera regione. La scossa, percepita nettamente anche in Turchia e fino agli Emirati Arabi, secondo i media locali ha causato enormi danni e molte vittime. Il bilancio provvisorio del bollettino iraniano è di 215 morti, oltre 2.500 feriti, edifici devastati e gravi danni alle infrastrutture. La scossa era stata preceduta da un sisma “di avvertimento” di 4.5 gradi di magnitudo. Non sono ancora state raggiunte e censite le zone rurali della regione. Ospedali da campo sono stati disposti dal governo iraniano.

Alle 03:28 italiane un terremoto di magnitudo pari a 6.7 gradi della scala Richterè stato rilevato in Costa Rica. La scossa ha costretto alla temporanea chiusura gli aeroporti di Rancho Nuevo, che corrisponde quasi esattamente all’epicentro del sisma, e l’aeroporto della vicina città costiera di Jaco che dista appena una quindicina di chilometri. Al momento non risultano vittime. Molti feriti lievi e danni agli edifici sono invece stati causati dal sisma che oltre alla sua potenza tellurica ha avuto una durata di oltre tre minuti. L’ipocentro, anche in questo caso, è piuttosto superficiale con una profondità stimata di 35 chilometri.
I due violentissimi terremoti sono elementi di una sequenza sismica crescente per frequenza ed intensità che sta interessando principalmente l’Oceano Pacifico. Dall’inizio del mese sono state registrate 13 scosse di magnitudo superiore ai 6.0 gradi della scala Richter. Cinque, tra cui quella di magnitudo 7.2 di ieri, soltanto negli ultimi tre giorni. L’Oceania il continente più colpito con i terremoti al largo dell’Indonesia, della Papua Nuova Guinea e del vastissimo arcipelago al largo di Vanatu e delle isole Solomon.

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