Nei giorni scorsi, complice la rassegna MAIN-OFF, siamo stati diverse volte ai Cantieri Culturali. Al Centro Internazionale di Fotografia, durante il mese di dicembre si sarebbero dovute inaugurare due mostre, la prima “Women photograph women” a cura di Melissa Harris e “Segreto” a cura della patron delle iniziative e direttrice del Centro, Letizia Battaglia. Porta chiusa. Dopo il primo giorno sono passato ancora, e poi ancora. La porta del padiglione 18, quello che ospita il Centro Internazionale di Fotografia, nonostante l’inaugurazione del 16 novembre scorso, ha la porta chiusa.
Centro Internazionale di Fotografia – Conferenza stampa 16 novembre 2017 – Archivio di Antimafia Duemila
Ricordiamo le parole di Letizia Battaglia durante l’inaugurazione del bellissimo spazio: “L’apertura del Centro Internazionale di Fotografia rappresenta la realizzazione di un sogno. Un sogno politico e culturale: politico perché a Palermo è importante creare dei punti di attenzione, di ascolto e di disciplina intorno a qualcosa. Che in questo caso è la fotografia. Mentre dal punto di vista culturale, finalmente, in uno spazio così bello, potrò accogliere i grandi artisti del mondo, fare crescere artisti della nostra città e accogliere quelli che già ci sono. Sarà una sorta di ‘officina’ dove si faranno tante cose. Per me tutto questo rappresenta il punto massimo della mia vita di fotografa, di persona, di donna. Sarà un luogo dove porterò tutto il mio sapere, la mia volontà e il mio amore per questa città. Non lo avrei mai fatto a Parigi, a Roma o a Torino, ma solamente a Palermo, perché questa città ne ha bisogno ed io mi metto a disposizione”. Penso che si possano fare nostre le dichiarazioni della grande fotoreporter, ma per far ciò, serve che sia aperto.
E non bastano gli ennesimi balletti, pasticcini e pezzi di rosticceria, accompagnati da vinello sponsorizzato, a dare sostanza alle cose, soprattutto perché le premesse, che la grande fotografa affidò ai social network prima dell’estate del 2017, erano: “Sono trascorsi cinque anni da quando, con emozione in una assemblea affollatissima, esprimemmo il nostro desiderio che un Centro per la fotografia nascesse a Palermo”. E ancora: “Cinque anni sono tanti. Forse troppi. Ma finalmente gliel’abbiamo fatta. Sto preparando un programma, bisogna presentarlo in tempo al Comune affinché a settembre si possa iniziare. Ho ricevuto l’incarico, sono la direttrice del Centro, ovviamente gratis. Felice di esserlo.” E fu proprio per ottemperare a tutta l’attività burocratica che l’inaugurazione fu poi fissata a novembre.
L’inaugurazione del Centro è stata un evento importante, cui la città ha creduto, tant’è che, nonostante la pioggia, gli ampi spazi del padiglione 18, sono stati letteralmente occupati da chi ha voluto veder nascere qualcosa di fresco e pulito. Fra gli entusiasti partecipanti c’erano il Sindaco di Palermo, il professor Leoluca Orlando, e l’assessore alla cultura, il dottor Andrea Cusumano. Fortunatamente, durante le fasi di allestimento e, soprattutto ma non di meno, durante la serata d’inaugurazione del Centro, non è successo il ben che minimo incidente.
Sarebbe stato un problema per uno spazio colmo di persone, per il quale, al momento dell’inaugurazione, non era ancora in possesso della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA, ndr), e non sappiamo se erano ancora state effettuate le visite di verifica e controllo da parte degli organi preposti, quali i Vigili del Fuoco e l’ASP. “Tutto si risolverà in pochi giorni”, dice Palazzo delle Aquile. Ma ancora una volta sono state ignorate le basilari regole necessarie per agire all’interno della legalità sempre e comunque, e ci dispiace che questo segnale venga da chi ha sempre dimostrato, senza averne il bisogno di farlo, la “parte” dalla quale si schierava.
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