Per settimane quel tratto dell’Oceano Pacifico era stato ripetutamente colpito da terremoti oltre il sesto grado di magnitudo. Poi la linea sismica si è spostata sul versante opposto dell’oceano, e negli stessi giorni in cui venivano colpite Messico e Cile da violenti sismi iniziava l’attività del Mayon. Venerdì scorso un terremoto di magnitudo ha colpito il Golfo della California, al largo della città messicana di Ciudad Obregon. Appena due giorni dopo, domenica appena trascorsa, un violento sisma di stessa intensità ha colpito il Cile a pochi chilometri dalla città costiera di Arica, con il suo epicentro sulla zona montuosa del Parco Nazionale Lauca, al confine con il Perù. Quest’ultimo, il Perù, era stato teatro di un sisma di immane entità una settimana fa: 7.1 gradi di magnitudo sabato 14 gennaio. Tra il sisma peruviano e quello nel Golfo della California, in Messico, c’era poi stata la scossa di 6.1 gradi in Costa Rica. In questo contesto si risvegliava il vulcano Mayon, nell’arcipelago delle Filippine.
Il Mayon ha oggi costretto le autorità filippine ad ordinare l’evacuazione. Il Mayon ha avuto un brutto risveglio e l’attività eruttiva, oltre a colate laviche, ha riempito l’aria di cenere e lapilli rendendola irrespirabile. Quindi era stata disposta l’evacuazione di circa 12.000 abitanti nel raggio approssimativo dal vulcano. Il proseguire della minacciosa attività del Mayon però fanno adesso sostenere gli esperti che possa verificarsi a breve una violenta esplosione vulcanica. Dichiarato lo stato di “allerta 4”, penultimo grado di allarme, l’evacuazione è stata oggi ampliata ad un raggio ben più ampio che interessa un maggior numero di villaggi e di filippini. Il Mayon si trova poco più distante di 300 chilometri dalla capitale Manila. L’attività eruttiva del vulcano filippino Mayon è di tipo pliniano, come quella del Vesuvio che distrusse le civiltà di Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. Una esplosione del Mayon, in questa fase soffocato dalla propria lava che impedisce ai gas di sfiatare, quindi appunto a rischio esplosione, potrebbe oscurare il sole in una ampia zona del Pacifico ben oltre il territorio delle Filippine e influire sul clima mondiale anche per più stagioni.
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