Frutto di una collaborazione artistica con Massimo Bubola, il brano è parte della colonna sonora di due documentari-inchiesta realizzati dalla Rai, il primo sulla morte del grande intellettuale italiano, ucciso a Ostia il 2 novembre 1975, mentre il secondo riguardava l’ancor oggi misterioso delitto di Wilma Montesi, ritrovata morta sulla medesima spiaggia il 9 aprile 1953. “É una storia di periferia, è una storia da una botta e via, è una storia sconclusionata, una storia sbagliata. Una spiaggia ai piedi del letto, Stazione termini ai piedi del cuore, una notte un po’ concitata, una notte sbagliata”, scrivono Faber e Bubola. “È una storia vestita di nero, è una storia da basso impero, è una storia mica male insabbiata, è una storia sbagliata. È una storia da carabinieri, è una storia per parrucchieri, è una storia un po’ sputtanata, o è una storia sbagliata”.
Lo stesso De André, in un’intervista, ricorda così la morte di Pasolini: “A noi che scrivevamo canzoni, come credo d’altra parte a tutti coloro che si sentivano in qualche misura legati al mondo della letteratura e dello spettacolo, la morte di Pasolini ci aveva resi quasi come orfani. Ne avevamo vissuto la scomparsa come un grave lutto, quasi come se ci fosse mancato un parente stretto”. Il brano dovrà aspettare il 1995 per comparire, in versione CD, all’interno di una raccolta dal titolo “Luna di giorno – Le canzoni di Pier Paolo Pasolini”. Ricca d’intensità passionale la versione interpretata da Loredana Bertè nell’album tributo “Faber Amico Fragile”, uscito nel 2003.
Il matrimonio artistico tra Fabrizio De André e Massimo Bubola inizia nel 1977. Bubola è reduce dal successo del suo album d’esordio “Nastro giallo” e De André lo vuole con sé nella scrittura del suo nuovo lavoro: “Rimini”. Si tratterà della più importante collaborazione per l’autore veneto che oggi ha al suo attivo, tra singoli e album, oltre trenta uscite discografiche. Negli anni ha continuato a scrivere oltre che per Fabrizio De André, anche per il figlio Cristiano, Grazia Di Michele, Fiorella Mannoia, Tosca e Mia Martini. Pur essendo l’ultimo 45 giri pubblicato da Faber, “Una storia sbagliata” non è il suo ultimo lavoro musicale. Da quel momento, l’artista iniziò il suo percorso fortemente introverso e antropologico che lo portò a pubblicare “Creuza de ma”, “Le nuvole” e “Anime salve”. Faber ci ha lasciato l’11 gennaio 1999, a causa di un carcinoma polmonare, mentre era ricoverato presso l’istituto dei Tumori di Milano.