Il suo giuramento segna un passaggio storico di democrazia alla guida della Liberia in oltre settant’anni. Migliaia di persone si sono riunite festose ieri nello stadio della capitale, Monrovia, per assistere al giuramento del nuovo presidente George Weah. Eletto presidente della Liberia il mese scorso, George Weah torna in uno stadio, ma non da calciatore. Il nuovo presidente liberiano, democraticamente eletto ha subito fatto una promessa al suo popolo: la corruzione in Liberia finirà. Questa era la sua campagna elettorale e con questa intenzione, l’ex star del calcio, aveva vinto le elezioni sostenuto dal popolo ed in particolare dai giovani al suo secondo tentativo. Non si era quindi dato per vinto Weah quando era stato sconfitto alle precedenti elezioni, e aveva continuato a lavorare per raggiungere la presidenza e guidare il suo Paese. Allo stadio erano presenti anche presidenti e dignitari regionali. “Credo che il modo più efficace per colpire in modo diretto la povertà e ridurre il divario tra ricchi e poveri sia quello di assicurarsi che le risorse pubbliche non finiscano nelle tasche dei funzionari governativi”, ha dichiarato il presidente Weah. King George, come lo chiamano molti suoi sostenitori, ha detto alla folla esuberante durante la cerimonia di giuramento: “Sarà mio compito guidare questa nazione dalla divisione all’unità. Non vi deluderò”
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