“La violenza contro donne e bambini, in particolare la violenza sessuale, è una caratteristica crescente dei conflitti”. Lo ha dichiarato Angelina Jolie, ambasciatrice dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, nominata inviata speciale nel 2012, dopo aver visitato lunedì un campo profughi siriano in Giordania. La star di Hollywood, impegnata sul fronte sociale come poche sue colleghe, ha denunciato un fenomeno in crescita nelle zone di guerra. “Questo è uno stupro usato come arma per raggiungere obiettivi militari o politici, colpisce uomini e ragazzi, nonché donne e ragazze”, ha dichiarato Angelina Jolie. Le affermazioni dell’ambasciatrice UNHCR sono state rese oggi in conferenza stampa presso il quartier generale europeo della NATO. Jolie ha quindi chiesto alla NATO di intervenire per risolvere il problema alzando il livello dei militari arruolati e delle forze alleate sui vari campi di battaglia. La NATO conta 29 Stati membri dislocati in quasi tutto il pianeta e si ritiene essere forza di pace. Angelina Jolie non è andata tanto per il sottile e le sue affermazioni sono state piuttosto esplicite e cariche di sdegno: “Sono molto preoccupata per i Rohingya e sono molto arrabbiata per la risposta. Sono molto preoccupata per le storie delle ragazze di 10 anni violentate. Dovremmo tutti tenere a mente quanto poco siamo stati in grado di fare”.
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