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    Categories: Cultura

Aria nuova per vecchie canzoni

In copertina: Giuseppe Anastasi e le copertine del singolo e del suo nuovo album

Palermitano, classe 1976, Giuseppe Anastasi è un autore poco conosciuto, ma le sue parole sono quelle che ci ritroviamo a canticchiare per strada da quasi dieci anni. Anastasi è un autore che ha dato le sue parole alla voce di grandi interpreti. Come nel caso di Arisa, con la quale ha avuto una lunga relazione sentimentale e artistica e per la quale ha scritto, dal 2009 al 2017, la maggior parte delle canzoni da lei interpretate. Nel 1997 è ammesso al Cet, la prestigiosa scuola di Mogol. La sua attività come manipolatore di parole prende subito il via. Dopo qualche anno è uno dei principali collaboratori dello stesso Mogol, con il quale scrive il libro “Scrivere una canzone”, edito da Zanichelli, oltre a collaborare con lui nell’attività didattica. La sua attività di paroliere lo porta a collaborare con Anna Tatangelo, i Tazenda, Alexia e con Michele Bravi, che porta sul palco dell’Ariston la sua “Il diario degli errori”. Paroliere colto ma diretto, Anastasi decide di affrontare la necessità di essere interprete delle sue canzoni. I suoi brani fanno parte della colonna sonora di “L’ora legale”, il film di Ficarra e Picone uscito lo scorso anno e di “La verità, vi spiego, sull’amore” per la regia di Max Croci.


“2089” – Giuseppe Anastasi – Official video

Nel novembre dello scorso anno è uscito “2089”, singolo d’anticipo del nuovo album. Si tratta di un brano con un testo semplice e diretto che punta alla sostanza. La necessità umana della riappropriazione dei valori disciolti dal nuovo modello di società in cui viviamo, è elemento cardine del brano. L’autore racconta di una società riorganizzata in conformità a ritmi meccanici, all’interno dei quali si vive una sterilità emotiva e sentimentale. Disponibile negli store abituali, “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”, il suo album d’esordio, contiene undici tracce.


“Ricomciare” – Giuseppe Anastasi – Official video

La tematica generale dell’album è quella già anticipata con “2089”, la critica ad una società che sta svuotando l’individuo dei valori di base necessari per la sua vita. Forte è anche l’amore espresso per la Sicilia, sua terra di origine. Oltre al singolo già uscito, l’album contiene Salsedine, Nella rete, Quando passa Maria, Ricominciare, L’aldiquà, Trinacria, Carta da parati, Giuseppe, Lo specchio e Zonzo. “Si tratta di un album acustico tutto suonato, con pochissimo apporto di elettronica – dichiara Anastasi – un album old-style, con poca modernità, da qui il titolo”. Tifoso rosanero, dal 2014 culla il sogno di scrivere l’inno per il Palermo Calcio, “per un grande squadra e per un grande ritorno”. Forse il 2018 sarà l’anno giusto.

Roberto Greco:
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