La Guardia di Finanza ha concluso questa notte le fasi dinamiche dell’operazione “Alto impatto” che ieri ha visto il dispiegamento sul territorio del distretto produttivo pratese di un dispositivo di oltre 120 finanzieri, tutti impegnati in azione di contrasto ai fenomeni di illegalità connessi – prevalentemente – all’insediamento ed al massiccio radicamento della comunità cinese. L’attività operativa, supportata anche da un elicottero e diverse unità cinofile, ha visto i finanzieri impegnati fin dall’alba di ieri in un dispositivo di controlli a tappeto che si è articolato in diverse fasi. Una prima fase, avviata in orario antimeridiano, si è concentrata prevalentemente in una zona industriale di Prato in cui sono concentrate le più numerose unità produttive di imprese gestite in prevalenza da cittadini extracomunitari, molti di origine cinese. Qui le fiamme gialle hanno fatto accesso in più di 10 grandi opifici produttivi che hanno richiesto, proprio per la loro complessità e ampia superficie di produzione, un gran numero di militari al fine di poter identificare tutto il personale presente intento a lavorare, mentre altre pattuglie, in contestualità operativa, procedevano a fermare i numerosi automezzi commerciali (più di 30 nel complesso), circolanti nel distretto produttivo al fine di intercettare eventuali flussi di merci e/o tessuti sprovvisti di documenti di lecita provenienza o in contrabbando. I simultanei accessi operati hanno permesso ai militari di fermare e identificare più di un centinaio di soggetti (in prevalenza di etnia cinese) intenti a operare all’interno dei complessi produttivi, evidenziando in diversi casi, la presenza di lavoratori non in regola con la normativa del lavoro e, in altre circostanze, addirittura senza regolare permesso di soggiorno sul territorio dello Stato.
Tre sono state le società che, nell’ambito dei controlli, sono risultate essere operative e completamente sconosciute all’Erario in quanto evasori totali. In tali casi si è quindi proceduto ad acquisire immediatamente tutte le risultanze utili a ricostruire la reale produttività e redditività ben occultata al Fisco. In alcuni complessi, inoltre, sono anche stati scoperti prodotti in fase di lavorazione, totalmente sprovvisti delle indicazioni di produzione e composizione e potenzialmente dannosi per la salute del cittadino, per cui le operazioni si sono estese (in una seconda e conseguente fase) anche alla filiera della minuta vendita concentrata nelle zone a più alta incidenza di cittadini extracomunitari. Sono oltre 350.000 i prodotti rinvenuti in dette fasi che sono stati immediatamente sottoposti a sequestro dai Finanzieri. Nell’ambito delle operazioni sono stati rinvenuti anche farmaci immessi in commercio senza alcuna autorizzazione delle autorità sanitarie Nazionali. È stata inoltre scoperta una centrale di smercio on line di prodotti ben contraffatti, ubicata all’interno di due appartamenti dislocati nella zona della chinatown pratese. Erano già pronti per essere consegnati oltre 400 articoli riportanti famose griffe di alta moda, nonché numerosi apparati informatici necessari per mettere nelle piattaforme di e-commerce i prodotti.
Altra fase ha visto, infine, impegnati i finanzieri in controlli diretti verso i terminali normalmente usati per il trasferimento di denaro all’estero (Money Transfer, ndr) che hanno consentito di intercettare alcune rimesse di denaro eseguite in difformità delle prescrizioni previste oltre a permettere l’identificazione di tutti gli avventori presenti in queste attività. Sono state pertanto acquisite tutte le risultanze utili a ricostruire successivamente le movimentazioni transfrontaliere di denaro eseguite e procedere agli opportuni approfondimenti per intercettare eventuali irregolarità. Le unità cinofile poi, hanno completato il dispositivo dispiegato, eseguendo principalmente nell’arco della fase serale, numerosi controlli.
È nel centro storico che i finanzieri hanno concentrato il dispositivo di controllo con diversi equipaggi operativi della sezione pronto impiego, supportati appunto dalle unità cinofile del Corpo, in particolare tra piazza Mercatale e nelle stazioni Centrale e di Porta al Serraglio, zone nelle quali sempre più spesso i cittadini lamentano aggregazioni di soggetti, in taluni casi extracomunitari, che stazionando in loco sono verosimilmente dediti alla detenzione di stupefacenti. Si è proceduto ad operare in orario serale (ove maggiore risulta essere la presenza di tali soggetti) e a dislocare nella piazza, nelle zone limitrofe e lungo le strade perimetrali, diversi posti di controllo oltre alcune pattuglie appiedate. Nell’ambito delle identificazioni eseguite (circa una ottantina) diversi sono risultati essere gli assuntori e detentori di sostanze stupefacenti per cui si è proceduto al sequestro di circa 60 grammi di sostanze psicotrope. Nel complesso, il dispositivo eseguito, non solo ha consentito ai finanzieri di Prato di fornire una tangibile risposta alle richieste di sempre maggiore legalità proveniente dai cittadini e dal sistema produttivo sano, ma anche e soprattutto di acquisire una consistente mole di informazioni info-investigative che potranno essere sviluppate nei prossimi giorni a supporto di attività operative già in corso.