Oggi il clima è stato clemente. La temperatura, seppur al di sotto delle medie stagionali, ha recuperato qualche grado e il sole fa capolino dal cielo ancora grigio. Domani sarà sicuramente una giornata serena. Roberta ed io, ci sediamo nel dehors di un bar, nella parte nuova della città. Palermitana, classe 1991, il suo incontro con la musica avviene all’età di 21 anni. “In effetti, ho sempre canticchiato – dice Roberta – ma sotto la doccia”. Ride. Roberta è cresciuta ascoltando cantautorato italiano, De Andrè, in primis, ma anche il Banco del Mutuo Soccorso, Lauzi e Tenco. Poi i Jethro Tull, Al Di Meola e il periodo Real World di Peter Gabriel. “Questa è la musica che si ascoltava a casa mia, quella che ascoltavano i miei genitori – dice Roberta – Nel tempo ho poi iniziato ad ascoltare il pop, l’RnB, la world-music e tutta la musica in generale”.
Roberta decide di affrontare un percorso di studi entrando al “Cast” di Gattuso, un’accademia dello spettacolo con sede a Palermo, la cui mission è diffondere la Cultura e le Arti dello spettacolo ed essere uno strumento moderno e accessibile di studio della musica e delle tecnologie ad essa legate. “Ho avuto qualche difficoltà a mettermi in gioco – racconta Roberta – per me era la prima volta. Ricordo ancora perfettamente l’emozione del mio primo giorno”. All’interno di CAST Roberta iniziò a frequentare i corsi di canto con Chiara Minaldi. “Chiara mi guardò – continua Roberta – e mi chiese di farle sentire la mia voce. Mi ritrovai in silenzio, bloccata, per un tempo interminabile. Nella mia testa passavano velocemente tutte le canzoni che facevano parte della mia vita, come sul piatto di un juke-box, che girava ma che non si fermava mai”. La sua strada maestra, Roberta, la trova all’interno di CAST frequentando un corso che approfondiva le tematiche musicali relative alla world-music, nel quale scoprì che i mondi di Gabriel che ascoltava da adolescente, erano ancora attuali ed esplorabili.
Diventa la protagonista del musical prodotto da CAST, “Sciroccu”, scritto da Luigi Gattuso ed Enzo Cannizzaro con le musiche de I Beati Paoli e dei Radio Sud. Il suo percorso di studi non è terminato: sempre al CAST segue, oltre ai corsi di canto e laboratorio corale con Chiara Minaldi, il corso di teoria e solfeggio con Mariano Tarsilla oltre a seguire i laboratori “Motown” e “Elettropop” di Filippo Rizzo e Emanuele Minutella. Nel frattempo diventa voce dei progetti “Arie di Sicilia” di Maurizio Curcio e “VocalArt” diretto dalla sua insegnante Chiara Minaldi. Ora è passata dall’altra parte della “scrivania”. Roberta è una delle insegnanti di canto del “Cast”. “Tutte le volte che entro in aula – dice Roberta – l’emozione è sempre potente. Sento forte in me il senso di responsabilità. Le persone che mi sono davanti, hanno deciso di affidarmi la loro sete di conoscenza”.
Emozioni, senso di responsabilità. Roberta sa bene di che cosa si tratta. È quello che ti pervade prima di salire su un palco. È quello di proporsi come cantautrice, nuovo passo avanti nella carriera artistica di Roberta. “La necessità è nata all’improvviso, da un giorno all’altro – dice Roberta – mi sono ritrovata a scrivere in maniera molto naturale”. I suoi “demo tape” sono usciti allo scoperto e la collaborazione con Mariano Tersilla, con cui aveva già lavorato in “Sciroccu”, le ha permesso di potersi presentare alle selezioni di Musicultura 2018. Tre sono i brani presentati sul palco di Macerata, tra questi “Figghiu”, che parla del sacrificio estremo che ogni uomo può fare per il bene della comunità cui appartiene. “L’ispirazione, per noi, è stata ‘Le tre madri’ di De André. Abbiamo cercato di raccontare – dice Roberta – il dolore di Maria, quello di una madre che vede il proprio figlio morire in croce per il bene dell’umanità”. Sul palco, assieme a lei, saliranno Roberto Cataldi alla chitarra, Giacinto Gianfala alla batteria e Accursio Venezia al basso. “Siamo cresciuti musicalmente assieme con l’esperienza di ‘Sciroccu’ – dice Roberta – Loro sono i musicisti che mi stanno accompagnando in questo mio nuovo percorso”. Roberta Scacciaferro si esibirà sul prestigioso palco del Teatro della Filarmonica di Macerata domani 18 febbraio.
“Sisili, il musical” – Official promo
Al suo ritorno, nell’attesa di sapere se il suo nome sarà tra quello dei sedici artisti selezionati per la finale, non ha nessuna intenzione di rimanere con le mani in mano. “Sisili”, il nuovo musical scritto da Mariano Tarsilla e realizzato in co-produzione tra Solmusic e Teatro Savio e di cui è protagonista, torna in tournée. In “Sisili” Roberta, oltre a cantare, si mette in gioco ancora una volta recitando.
Lu jucaturi – Arie di Sicilia (Official video)
Appuntamento con la musica di Roberta Scacciaferro anche il 2 marzo prossimo ad Agrigento. Con il progetto musicale di Maurizio Curcio “Arie di Sicilia”, di cui è la voce protagonista, si esibirà in occasione dell’inaugurazione della “Festa del Mandorlo in Fiore”, tradizionale appuntamento agrigentino. Un nuovo disco? “Stiamo pensando a qualcosa di nuovo – dice Roberta sorridendo – ma non c’è nulla di sicuro, almeno per ora”. Tra i cinque brani che compongono il suo EP, c’è “Promessa” il primo brano in cui Roberta preferisce l’uso della lingua italiana al dialetto siciliano. “È la storia di Maria, detta Maria la Bella, una nobildonna siciliana che s’innamorò di un pescatore. La differenza di classe sociale che c’era tra i due – racconta Roberta – non permise lo sviluppo del loro tormentato amore”. Triste epilogo per Maria la Bella, ma, sicuramente, avrà un ottimo epilogo il viaggio verso Macerata che Roberta si appresta a intraprendere. Stay tuned.