Lampedusa, presentato (di nuovo) il piano di edilizia scolastica

Gli edifici manterranno lo stesso ingombro planivolumetrico e la ricostruzione varrà quindi come ristrutturazione. I progetti sono stati redatti dall’UTC. Cinque milioni e mezzo e due anni di lavori. I fondi sono quelli concessi a Lampedusa nel 2013 dal Governo di Enrico Letta

In copertina: il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, illustra il progetto di ricostruzione delle scuole di Lampedusa

Nei locali dell’Area Marina Protetta Isole Pelagie, oggi pomeriggio, è stato presentato il piano di edilizia scolastica che dovrebbe risolvere finalmente ed in maniera definitiva il disagio dei giovani lampedusani. Il piano di interventi è stato proposto ai presenti, poco più di una ventina, dal sindaco di Lampedusa e Linosa. Subito, in premessa, Totò Martello ha spiegato alla platea che il piano di edilizia scolastica approntato dalla precedente amministrazione ed approvato dal CIPE non aveva raggiunto il traguardo dei progetti esecutivi e pertanto era rimasto un programma sommario di rifacimento del comprensorio scolastico ubicato nel centro del paese. Il progetto proposto oggi alla cittadinanza, diversamente dal precedente, in alcun modo andrà a variare la planimetria e la volumetria dei singoli edifici. Un espediente questo che ha permesso all’amministrazione comunale di saltare parecchi tornelli burocratici per l’approvazione dei progetti. Ogni edificio manterrà infatti invariata la pianta perimetrale e la volumetria, ma verrà interamente ricostruito e riconfigurato al suo interno. Malgrado gli edifici verranno demoliti in sequenza di intervento, il comprensorio vedrà una “ristrutturazione” invece che la costruzione di nuovi edifici con le conseguenti approvazioni di cubatura ed urbanistica.

Ma gli edifici verranno comunque ricostruiti, e con l’ausilio di nuova tecnologia per la scelta dei materiali. I muri esterni saranno autoventilanti per l’ottimizzazione del clima interno e la riduzione dei consumi per il riscaldamento dei locali, i tetti interamente ricoperti da pannelli fotovoltaici per rendere gli edifici pressoché autonomi energeticamente e oltre i muri anche le superfici finestrate saranno insonorizzate. La realizzazione dell’intero comprensorio scolastico avrà un costo complessivo di circa cinque milioni e mezzo di euro. La fonte di finanziamento è sempre la stessa e risale al 2013 con i cosiddetti “fondi Letta”. Si tratta cioè del decreto di finanziamento che il Governo assegnò a Lampedusa e Linosa a seguito della tragedia che si era consumata il 3 ottobre 2013 sotto la costa della maggiore delle Pelagie. Dal precedente piano di interventi sarebbero stati, secondo il sindaco Martello, recuperati quasi trecentomila euro previsti per la progettazione degli edifici. I progetti esecutivi sono infatti stati realizzati interamente dall’ufficio tecnico comunale.

Il comprensorio, che ospita tutti i gradi scolastici ad eccezione del liceo, avrà anche una palestra coperta, un campo da basket, uno da pallavolo ed uno da calcio a cinque. La riconfigurazione degli edifici consentirà anche di realizzare un auditorium con un accesso indipendente che ne permetterà l’utilizzo indipendentemente dalle attività scolastiche. “Abbiamo lavorato 7 mesi – spiega fiero Totò Martello – e siamo quasi pronti a bandire la prima gara per l’edificio di via Maccaferri”. Mancano infatti le ultime autorizzazioni all’avvio delle gare per la realizzazione dei singoli interventi che, come nel programma della precedente amministrazione, si svolgeranno a comparti senza pregiudicare lo svolgimento delle attività didattiche negli altri edifici. Secondo il primo cittadino manca un mese o poco più al via. “Prossimamente andranno in gara anche il centro sportivo polivalente e la rete viaria principale di Linosa”, ha annunciato il sindaco anticipando anche una soluzione per il lungomare Luigi Rizzo che potrebbe vedere finalmente il completamento della parte monca in cui scavi archeologici impedirono il congiungimento delle due sezioni. Infine, dopo tante buone notizie, Totò Martello ha annunciato ai presenti la triste novella: “la Procura della Repubblica ci ha dato un ultimatum e dovremo procedere con le demolizioni degli abusi edilizi”.

Un rendering tridimensionale del progetto degli edifici scolastici di via Roma e via Enna a Lampedusa

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