Dal 2005, ogni anno, Caterpillar, la trasmissione di Radio2, chiede ai suoi ascoltatori di spegnere alle 18 di un determinato pomeriggio di febbraio tutte le luci che non sono indispensabili. Quest’anno il giorno scelto è venerdì 23 febbraio, domani. Viene così festeggiato il compleanno del Protocollo di Kyoto, il tentativo dell’umanità di salvare la Terra dalla distruzione indotta dai cambiamenti climatici. L’obiettivo che si è posto Caterpillar quest’anno, è quello di raggiungere, simbolicamente, la luna a piedi. Servono 555 milioni di passi e per questo è necessario il contributo di tutti. L’efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante e le lampadine a incandescenza che Caterpillar invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso, semplicemente, non esistono più. Tanti italiani hanno sul tetto di casa i pannelli fotovoltaici e tutti i governi del mondo, o quasi, hanno fatto altri accordi a Parigi – nel 2015 – per ridurre i danni dei cambiamenti climatici. Ispirate da “M’illumino di meno”, due proposte di legge hanno chiesto l’istituzione della “Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili”, proposte ancora accantonate dagli attuali governi.
Giunta alla quattordicesima edizione, “M’illumino di meno” rappresenta un’iniziativa simbolica ma concreta – spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell’umanità – che è diventata subito molto partecipata: si spengono sempre le piazze italiane, i monumenti e i palazzi simbolo dell’Italia – la Torre di Pisa, il Colosseo, l’Arena di Verona, il Quirinale, il Senato e la Camera – e tante case dei cittadini. Per “M’illumino di Meno” si sono spenti la Torre Eiffel, il Foreign Office e la Ruota del Prater di Vienna. In diversi musei si organizzano visite guidate a bassa luminosità, nelle scuole si discute di efficienza energetica, in tanti ristoranti si cena a lume di candela, in piazza si fa osservazione astronomica approfittando della riduzione dell’inquinamento luminoso.
Negli anni, “M’illumino di Meno” è diventata anche la festa degli stili di vita sostenibili, quelli che fanno stare bene senza consumare il pianeta. L’invito per il 23 febbraio 2018 è, oltre a spegnere le luci, andare a piedi: una marcia, una processione, una staffetta, una maratona o una mezza maratona, un ballo in piazza o un pezzo di strada dietro alla banda musicale del paese. Per le scuole, l’invito è il “Pedibus” – andare tutti insieme a piedi – e per chi va in auto, lasciarla parcheggiata. Per un giorno, il 23 febbraio 2018, pensiamo con i piedi.
Commenta per primo