Due scosse di terremoto oggi sono state registrate dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia nello Stretto di Messina. Uno dietro l’altro, i movimenti tellurici si sono verificati alle 13:35 ed alle 13:44, rispettivamente di magnitudo 3.0 e 2.9 gradi di magnitudo. L’epicentro è stato localizzato in mare al largo di Taormina, a circa 7 chilometri dalla cittadina siciliana circa un chilometro in più dalla calabrese Melito di Porto Salvo. Le scosse sono state avvertite su entrambe le rive dello Stretto. I Comuni più vicini e nei quali i due terremoti sono stati percepiti sono: Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa di Riva, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Letojanni, Roccalumera, Nizza di Sicilia, Taormina, Savoca, Giardini Naxos, Alì Terme e Gallodoro. Le scosse hanno avuto durata breve ed inversamente proporzionale all’intensità. Il primo terremoto, quello di magnitudo 3.0, è durato 26 secondi mentre quello successivo – di 2.9 gradi – è durato 31 secondi. L’ipocentro è stato calcolato ad appena cinque chilometri di profondità.
La zona di faglie pericolose che attraversano quella che coincide con lo Stretto di Messina avevano dato segni di attività recente e più intensa. Il 16 febbraio, al largo di Scalea, davanti la costa orientale della Calabria, un terremoto di 4.0 gradi aveva fatto tremare i comuni rivieraschi in provincia di Cosenza. Due giorni prima una scossa di terremoto aveva innescato la paura degli abitanti dello Stretto con un terremoto di 2.0 gradi con epicentro in terra calabrese nelle vicinanze di Villa San Giovanni, in punta di stivale. Nello stesso giorno una scossa di 3.1 gradi è stata registrata al largo della provincia di Cosenza.