Il partito record è senza alcun dubbio il Movimento Cinque Stelle che raggiunge il 31,26% correndo da solo alle elezioni per il rinnovamento del Parlamento. Battuto di misura dalla coalizione di centrodestra che d’insieme riesce a spuntare un 36,67% unendo i voti di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Sorpresa però anche nella coalizione di centrodestra all’interno della quale la Lega di Matteo Salvini supera Forza Italia di Silvio Berlusconi di circa quattro punti. Il partito di Berlusconi si è infatti fermato intorno al 14%. Noi con l’Italia-UDC, della coalizione di centrodestra non riesce a raggiungere neanche i due punti percentuali. Gli altri esclusi, bocciati dagli elettori, sono tanti e tra questi spiccano la lista di Beatrice Lorenzin, +Europa di Emma Bonino, Potere al Popolo e CasaPound. Malissimo anche Liberi e Uguali. Sconfitta pesante per il Partito Democratico che non raggiunge il 20%. Il partito di Matteo Renzi ha raggiunto appena un 19,72% al Senato e 19,69% alla Camera. Sconfitta mortificante incassata dal Partito Democratico anche sui collegi uninominali. Non ce la fanno Dario Franceschini e neanche Marco Minniti. Mentre voci di corridoio al Nazareno bisbigliano su probabili dimissioni di Matteo Renzi dalla segreteria del Partito Democratico, si susseguono le ipotesi sugli scenari praticabili dal presidente della Repubblica che dovrebbe adesso dare incarico a Luigi Di Maio di provare a formare un Governo. Mancata la fiducia al Governo Cinque Stelle la palla potrebbe passare al premier designato nel centrodestra in cui la Lega, superando Forza Italia, da accordo tra partiti, ha adesso diritto di proporre al Quirinale il nome di Matteo Salvini. L’Italia risulta in questo momento spaccata nettamente in due e, salvo qualche “macchia” invertita, il Mezzogiorno è interamente a Cinque Stelle e il centro nord del centrodestra. Al Partito Democratico piccole aree della Emilia Romagna e della Toscana.
(Dati provvisori in attesa di fine spoglio)
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