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Soccorsi centinaia di migranti salpati dalla Libia

In copertina: I tre fratelli in cerca di cure per la leucemia del giovane migrante 14enne

Equipe medica si prende cura del bambino affetto da leucemia a bordo della Open Arms

A pensar male a volte ci si azzecca, recitava un vecchio adagio. Non sappiamo se ci si azzecca in questo caso, ma non è trascorsa una settimana dalle elezioni politiche in Italia che dalla Libia sono partiti vari gommoni carichi di migranti. Il rispettoso silenzio elettorale pare essersi interrotto. I soccorsi sono stati effettuati su varie rotte, ma tutta approssimativamente ad ovest di Tripoli. Il primo salvataggio lo ha effettuato la Ong catalana Proactiva Open Arms poco prima dell’alba di ieri, sabato 10 marzo. Un piccolo gommone, un tender, con a bordo due giovani migranti ed un bambino. Il piccolo migrante ha appena 14 anni ed è affetto da leucemia, gli altri due sono i fratelli maggiori che disperatamente tentavano di raggiungere l’Europa per salvare il ragazzo. Un piccolo barchino di gomma e duecento litri di carburante con il cuore in gola nel buio della notte. La nave da soccorso umanitario li ha visti e presi a bordo prendendosi immediatamente cura del bambino.

Il gommone soccorso da Open Arms

La stessa Open Arms, della Ong da cui la nave prende il nome, nel pomeriggio ha rintracciato un altro gommone al largo della Libia. Questa volta a bordo sono in 106. Sul gommone carico di migranti anche 26 donne e molti minori. Un altro soccorso, nella stessa giornata, lo ha effettuato nave Aquarius della Ong SOS Mediterranee su un gommone con 110 persone. Sull’altra precaria imbarcazione c’erano anche 18 donne che adesso si trovano a bordo della nave sulla quale opera anche il partner Medici Senza Frontiere. Anche nave Aquarius di SOS Mediterranee in queste ore continua a mantenere il presidio nel Mediterraneo centrale.

Il gommone vuoto trovato e fotografato da Open Arms

Sempre ieri, sabato 10 marzo, un gommone con l’inconsueto numero di 62 migranti a bordo è stato soccorso dalla nave Asso 30, di servizio logistico alle piattaforme offshore, ad oltre 40 miglia dalla costa libica e nei pressi della piattaforma petrolifera Bouri, a nord di Zuwara. Attendiamo la conferma su un trasbordo dal mercantile Asso 30 alla Aquarius di SOS Mediterranee. Altro gommone gremito di migranti non ha avuto fortuna e il loro destino è stato quello di essere intercettati dalla Guardia Costiera libica. Nessun dettaglio sull’operazione libica né sul possibile uso della forza per il trasbordo sul pattugliatore nordafricano che li ha riportati indietro. Uso della forza presumibile dalla notoria volontà contraria dei migranti di tornare sotto le grinfie dei loro aguzzini. Dal gommone vuoto, visto e fotografato dalla Open Arms, si presume potessero esserci a bordo anche più di 120 persone.

Redazione:
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