“Al congresso si, ma nei tempi giusti”. Maurizio Martina apre la direzione del Partito Democratico e detta un calendario di massima delle prossime fasi congressuali. Ecco le sue parole:
“Il nostro progetto ha bisogno ora più che mai di nuove idee e non solo di conti sulle persone. Ha bisogno di una partecipazione consapevole superiore a quella che possiamo offrire una sola domenica ai gazebo. Abbiamo bisogno di una lettura politica e culturale all’altezza del tempo che stiamo vivendo. Di una profonda riorganizzazione, in grado di investire davvero sui territori e sulla partecipazione diretta della nostra comunità alle principali scelte politiche da compiere. La prossima Assemblea Nazionale dovrebbe avere la forza di aprire una fase costituente del Partito Democratico in grado di portarci nei tempi giusti al congresso. Questo lavoro potrebbe iniziare proprio con la prossima Assemblea dando vita a una Commissione di progetto incaricata di elaborare unitariamente ipotesi concrete per il percorso.
La segreteria si presenta dimissionaria a questo appuntamento. Ma io credo sia importante che continui a lavorare insieme a me in queste settimane che ci separano dall’Assemblea. Con il vostro contributo cercherò di guidare il partito nei delicati passaggi interni e istituzionali a cui sarà chiamato. Lo farò con il massimo della collegialità e con il pieno coinvolgimento di tutti, maggioranza e minoranze, individuando subito insieme un luogo di coordinamento condiviso. Chiedo unità. Consapevoli che fuori di qui c’è un’intera comunità che ci guarda, ci ascolta e ci chiede di essere all’altezza della situazione. Ripartiamo con umiltà e unità. Solo noi possiamo essere l’alternativa popolare ai populisti. In ballo non ci sono i destini personali, ma la prospettiva e il futuro della sinistra italiana ed europea. Mettiamo in prima fila la nostra comunità e lasciamo in ultima fila le correnti. Proviamo tutti a fare qualche intervista in meno e qualche assemblea in più. Apriamo subito le nostre sezioni, ascoltiamo iscritti ed elettori, chiamiamoli a raccolta, riflettiamo con loro. Ripartiamo dal basso e dal nostro popolo.
Abbiamo seimila circoli, realizziamo seimila assemblee aperte tra venerdì, sabato e domenica prossimi. Io inizierò dal circolo PD di Fuorigrotta a Napoli. Le destre si sono mosse alla ricerca di un nuovo punto di esistenza e di attacco, molto diverso da quello neo-liberista, e lo hanno fatto principalmente attorno all’idea-ideologia di chiusura. E la sinistra? È chiaro cosa non c’è più, ma non è ancora chiaro quello che ci può essere. Manca ancora una risposta globale di sinistra, progressista e democratica, a questo radicale mutamento dove globalizzazione e rivoluzione tecnologica espongono le persone a nuovi rischi. Non basta più alzare la bandiera della società aperta. Perché mentre noi raccontavamo il sogno globale, i cittadini più fragili domandavano protezione. In questo quadro duro e difficile, nel Lazio, la vittoria di Nicola Zingaretti e del PD con la coalizione di centrosinistra è certamente un risultato molto significativo. Voglio poi ringraziare per la passione e l’impegno Giorgio Gori che ha combattuto una battaglia assai difficile in Lombardia. E con lui voglio salutare tutte le candidate e i candidati eletti e non eletti che hanno lavorato con generosità e impegno in questi mesi così come chiedo un applauso di questa direzione a tutti i nostri militanti, iscritti e volontari per la passione e la straordinaria dedizione di questi mesi. E un grazie va al Presidente del consiglio Paolo Gentiloni, a tutti i ministri e al Governo per l’impegno costante garantito anche in queste settimane”.
Agenzia DIRE
www.dire.it
Commenta per primo