“Il mio ciclo alla guida del PD si è chiuso. Sono stati 4 anni difficili ma belli. Abbiamo fatto uscire l’Italia dalla crisi. Quando finirà la campagna di odio tanti riconosceranno i risultati. Ma la sconfitta impone di voltare pagina. Tocca ad altri. Io darò una mano: noi non siamo quelli che non scendono dal carro, semplicemente perché il carro lo hanno sempre spinto. Continuerò a farlo con il sorriso: non ho rimpianti, non ho rancori”. Lo dice Matteo Renzi al Corriere della Sera, nel giorno della direzione PD in cui sono attese le sue dimissioni.
“Le mie dimissioni – aggiunge Renzi – non sono un fake. Ho seguito le indicazioni dello Statuto e dunque sul nuovo segretario deciderà l’assemblea. Rispetteremo la volontà di quel consesso. Sui nomi non mi esprimo; anche perché sono tutte persone con cui ho lavorato per anni. Io non parlo male di loro; li rispetto, li difendo. E se qualcuno ha cambiato idea su di me, è libero di farlo. Vedo in giro qualche fenomeno spiegare che abbiamo sbagliato tutto; però non riescono a dirci perché, nelle regioni che governano loro, il PD è andato peggio della media”. Renzi spiega anche che non salirà al Quirinale: “nelle ultime consultazioni il PD ha sempre mandato al Quirinale i due capigruppo, il presidente e il reggente. Non vedo motivi per cambiare delegazione”.
Matteo Renzi: “Mai al Governo con gli estremisti, non faremo da stampella”
“Non esiste governo guidato dai Cinque Stelle che possa ottenere il via libera del PD. Non è un problema di odio che i grillini hanno seminato. E non è solo un problema di matematica, visto che i numeri non ci sono o sarebbero risicatissimi”, afferma il segretario dimissionario. Per Renzi: “i grillini sono un’esperienza politica radicalmente diversa da noi. Lo sono sui valori, sulla democrazia interna, sui vaccini, sull’Europa, sul concetto di lavoro e assistenzialismo, di giustizia e giustizialismo. Abbiamo detto che non avremmo mai fatto il governo con gli estremisti, e per noi sono estremisti sia i Cinque Stelle che la Lega. L’unico modo che hanno per fare un governo è mettersi insieme, se vogliono”.
Crede davvero che Di Maio e Salvini potrebbero allearsi? “Hanno il diritto e forse il dovere di provarci. I sovranisti hanno lo stesso programma su vaccini, Europa, immigrazione, burocrazia, tasse. Facciano il loro Governo, se ci riescono. Altrimenti dichiarino il loro fallimento. Noi non faremo da stampella a nessuno e staremo dove ci hanno messo i cittadini: all’opposizione”. Sull’ipotesi di un Governo di unità nazionale Renzi afferma: “Noi purtroppo siamo il quarto gruppo parlamentare, non più il primo: gli appelli alla responsabilità sono sempre utili, ma si rivolgono soprattutto ai gruppi più grandi. La palla oggi è in mano alle destre e ai Cinque Stelle. Vediamo se e come sapranno giocarla”.
Agenzia DIRE
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