di Massimo Costanza
C’è tanta esperienza e voglia di dimostrare sul campo – con fatti concreti e non solo con proposte che durino l’arco di una stagione turistica – quanto a Lampedusa e Linosa si faccia sul serio e si faccia bene.
Nasce così, con i migliori auspici e con un carico di grande esperienza maturata sul campo, il “Consorzio Turistico Balneare Isole Pelagie”. Un consorzio costituito da undici addetti del settore (dieci di Lampedusa ed uno di Linosa) che raggruppa le attività per i servizi a diretta fruizione del mare sul territorio di Lampedusa e Linosa.
La voglia di dimostrare che il turismo non nasce e cresce con l’improvvisazione dei singoli nell’arco di una singola stagione turistica ma che deve essere alimentato da proposte serie, con una programmazione ponderata a medio e lungo termine, è stata la molla scatenante ed aggregante per questi professionisti del settore.
Certamente è innegabile la grande difficoltà riscontrata, nei decenni, sul territorio pelagico nel campo dei servizi e dei trasporti. Tutti fattori che hanno fortemente limitato l’appeal di una strepitosa ed unica realtà, quella delle Pelagie, unica al mondo per microclima, habitat naturale, diversità di specie e flora. Lo sanno bene gli associati del consorzio che si prefiggono l’obbiettivo di una politica comune con iniziative volte al miglioramento dei servizi turistici ed alla tutela del patrimonio naturale delle isole Pelagie.
La razionalizzazione e fruizione ottimale delle tante risorse dell’isola era da tempo nell’aria ma adesso pare si voglia fare sul serio.
Gli stabilimenti balneari coinvolti dovranno fare lavoro di squadra, superando l’ostacolo oggettivo di lavorare ognuno per sé. Il nostro accorato augurio ai consociati è quello di fare davvero squadra per portare alto il nome delle Pelagie come merita davvero. La nostra speranza, nemmeno tanto velata, è quella di intravedere in questa nascitura impresa consortile di Lampedusa e Linosa un modello; un nuovo modo di vedere il turismo nel terzo millennio: responsabile, consapevole, fruibile al meglio ed ecosostenibile. Tutte doti umane possedute non solo dai singoli consorziati ma, in generale, dai tanti lampedusani che hanno saputo nei decenni adeguare l’offerta turistica al cambiamento dei tempi spesso superando difficoltà di isolamento non indifferenti.
Possa questa splendida esperienza servire da volano per realizzare iniziative analoghe su altri fronti importantissimi del turismo pelagico, per esempio quello di un libero consorzio per i servizi dei tour turistici in barca e del pescaturismo tanto per citarne alcuni. Insieme si è più forti, ed anche Lampedusa e Linosa possono crescere molto unendo le forze.
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