di Roberto Greco
Nell’ambito della Triennale di Milano, si aprono le porte della 3° edizione del Festival dei Diritti Umani. Dal 20 al 24 marzo, i padiglioni della struttura fieristica ospitano una delle discussioni più drammaticamente interessanti dell’ultimo decennio. Si parlerà di problemi derivanti dall’inquinamento, di migranti ambientali, di cambiamenti climatici e della carenza d’acqua in alcune zone del pianeta. “Il Festival dei diritti umani vuole alzare lo sguardo sulla distruzione ambientale del nostro pianeta, la più globalizzata delle violazioni dei diritti di tutti gli esseri viventi: minaccia la salute; non permette di nutrirsi e dissetarsi a sufficienza; genera guerre ed estinzioni; causa imponenti migrazioni – dice Danilo De Biasio, direttore dell’evento – Gli interessi economici di pochi determinano la vita di tutti. Il pianeta è schiacciato dal prelievo insensato e iniquo dei suoi beni comuni e la risposta della politica è di corto respiro”. Workshop, lezioni e racconti in prima persona di esperti, oltre che proiezioni di documentari e film, ma anche mostre fotografiche e approfondimenti realizzati da studiosi di cambiamenti climatici, di fenomeni migratori, giornalisti ed economisti. Il festival prevede alla mattina focus rivolti in particolare agli studenti delle scuole superiori con proiezioni di documentari e testimonianze.
Grain di Semih Kaplanoğlu – Official trailer
La giornata di apertura prevede la proiezione di Grain, di Semih Kaplanoğlu. Il regista turco, già noto per il suo Honey che nel 2010 è stato premiato con l’Orso d’oro alla Berlinale, propone una storia che si sviluppa tra temi ambientali, fantascienza ed elementi filosofici. Un buon connubio, dunque, per la manifestazione che quest’anno mira proprio a scoprire i collegamenti esistenti tra rispetto e violazione dei diritti umani, da una parte, e ambiente, dall’altra. L’evento è organizzato da Reset-Diritti Umani, associazione non profit nata a Milano nel 2015 per diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti umani attraverso il Festival ed altre iniziative di sensibilizzazione. La kermesse culturale ha inoltre ricevuto il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Amnesty International Italia, Legambiente, Ordine degli Avvocati di Milano, Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano.