di Samantha Scala
Ravioli, cannoli, cassata e pastiera. Cos’hanno in comune? Troppo facile eh? L’ingrediente principe e principale, anzi principessa, è la meravigliosa, pura e semplice ricotta.
È consuetudine in Sicilia, ma è probabile che lo sia altrettanto in altre regioni, la “ricottata” della domenica mattina.
Con famiglie festose e bimbi curiosi al seguito, si raggiunge il Massaro o Pecoraro (non sono cognomi ma mestieri in questo caso) la mattina. Presto.
Ma la fatica dell’aver rinunciato all’unico giorno da poter dedicare all’ozio, avrà una degna ricompensa. Sarà un premio caldo e fumante, da mangiare con il “pane di casa” spezzettato e inzuppato (proprio come facevamo da bambini con il latte). Il palato godrà di genuinità, la vista si perderà nei campi e giungerà al naso tutta la “verità”. La stessa che si potrebbe accidentalmente attaccare sotto le scarpe ma che, tranquilli, pare porti fortuna!
Questo, e molto altro, si nasconde dietro quella formella conica, e ormai fredda, che presto raggiungerà i banchi del supermercato.
Se solo si potesse assistere ad ogni inizio, ad ogni “nascita” di ciò che arriva alle nostre tavole!
Ci sporcheremmo forse di terra e sudore ma scopriremmo storie uniche di sacrifici e sogni da realizzare ogni giorno. Come la magia del siero di latte che, con il giusto “calore”, regala fiocchi bianchi e sinceri.
Io non sono pigra. Sono pigrissima. La domenica mattina, invece, sono proprio un bradipo.
Poche “ricottate” dunque. Ma ho una fortuna, che ha una voce. Una GRAN voce che, sempre la domenica mattina, passa sotto casa gridando: Ricooooooooooot (la “t” è quasi impercettibile).
Basterà scendere giù in strada, spesso delego anche questo gesto, e il gioco è fatto.
Anzi no, deve ancora cominciare e a quello, penso io!
Da buona siciliana, con una bella “vascedda” di ricotta, cosa potrei mai preparare?
Anche questa è una domanda troppo facile? Mi sa di sì!
Cannoli siciliani
Preparazione:
Versare a fontana la farina setacciata su un piano e porre al centro lo zucchero, una presa di sale, il cacao, l’aceto, lo strutto e il Marsala sufficiente ad ottenere un impasto consistente.
Formare una palla e avvolgerla in un panno mettendola a riposare
Setacciare la ricotta di pecora ben asciutta e aggiungere lo zucchero. Aggiungere a piacere cioccolato a scaglie o frutta candita e mettere in frigorifero a riposare.
Ricavare dall’impasto una sfoglia sottile e ritagliare dei dischi di circa 10 cm di diametro.
Avvolgere, negli appositi cilindri, i dischi di pasta e sigillare i lembi sovrapposti con dell’albume d’uovo.
Friggere ad immersione in abbondante strutto o olio finché non risulteranno gonfi e dorati.
Scolare in carta assorbente e farcire con la ricotta.
Spolverare con zucchero al velo e servire.
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