Roberto Fico, napoletano, è stato eletto nel 2013 alla Camera dei deputati tra le fila del Movimento Cinque Stelle. Si è subito contraddistinto come uno degli “integralisti” del Movimento ed è stato Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai nella appena terminata XVII legislatura. Oggi, il rieletto deputato Cinque Stelle è divenuto presidente della XVIII legislatura con 422 voti a favore su una maggioranza necessaria di 311. Hanno votato 620 deputati, nessun assente. Nessun dubbio quindi sull’elezione di Roberto Fico. L’unico timido inseguitore era infatti proprio il temporaneo presidente Roberto Giachetti, del Partito Democratico, che ha totalizzato 102 voti. Voti sparsi invece hanno fatto pronunciare al presidente i nomi di Fraccaro (M5S) con 7 voti e Brunetta (FI) con 3 voti.
L’elezione di Roberto Fico alla presidenza della Camera dei deputati arriva dopo un lungo travaglio tra i gruppi parlamentari che hanno condotto trattative non semplici per entrambe le Camere. Il Movimento Cinque Stelle aveva da subito annunciato apertura sull’elezione del presidente del Senato, a patto che non gli si negasse la presidenza della più rappresentativa tra le Camere, quella dei deputati. L’accordo, che ha sbloccato l’elezione di Fico, segue il passo indietro fatto da Paolo Romani per la presidenza del Senato. Romani, con una sentenza di condanna passata in giudicato dalla Cassazione ma rinviata alla corte che ha emesso il giudizio – non annullata – per migliore definizione di alcune motivazioni, era stato definito sin dalla prima ora “invotabile” per il Movimento Cinque Stelle.
Il sedicente leader di coalizione centrodestra, Matteo Salvini, aveva tentato di rompere l’impasse con il voto ad un’altra esponente di Forza Italia ma Silvio Berlusconi aveva preteso Romani e chiesto alla candidata forzista proposta dalla Lega di fare un passo indietro.
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