“L’Europa è davvero complice degli orrori di Erdogan? Secondo l’inchiesta realizzata dai giornalisti dell’EIC, il Consorzio Investigativo Europeo, e pubblicata in Italia da L’Espresso, la Turchia avrebbe utilizzato i fondi stanziati dall’accordo sui migranti per acquistare strumentazioni militari, fra cui veicoli blindati e tecnologie per la sorveglianza delle frontiere”. Così in una nota la delegazione del Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo annuncia di aver depositato una interrogazione sul caso Turchia.
“Abbiamo presentato alla Commissione europea una interrogazione urgente per fare chiarezza. I soldi degli europei non possono essere usati dai dittatori per fare le guerre”, scrivono gli eurodeputati pentastellati.
Laura Ferrara, prima firmataria del documento, aggiunge: “Vogliamo sapere la verità. Sarebbe gravissimo se Erdogan avesse usato fondi europei per fini militari in Siria. La Commissione europea sta effettuando tutti i dovuti controlli? Ci sono dubbi sull’impiego di oltre 80 milioni di euro forniti alla Turchia dall’Ue che sarebbero serviti per l’acquisto di materiale bellico usato dall’esercito turco nella guerra ingaggiata con la popolazione curda in Siria”.
“L’Unhcr ha denunciato il peggioramento della crisi umanitaria e nuovi esodi a causa dei feroci combattimenti di Afrin. L’Europa – conclude Ferrara – è nata per far tacere le armi, Juncker sembra averlo dimenticato”.
Agenzia DIRE
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