di Roberto Greco
Dawla, in arabo, significa Stato, ed è uno dei modi in cui gli affiliati dello Stato islamico chiamano la propria organizzazione. Gabriele Del Grande è andato a incontrarli in un avventuroso viaggio partito nel Kurdistan iracheno e terminato con il suo arresto in Turchia. Questo libro è il racconto delle loro storie intrecciate alla storia più grande dell’ascesa e della caduta dello Stato islamico. Chi sia Gabriele Del Grande lo sappiamo bene. Toscano, classe 1982, Gabriele è un blogger e un regista. La sua principale attività è legato al blog, da lui fondato, Fortress Europe. Si tratta della più importante raccolta e catalogazione di tutti gli eventi riguardanti le morti e i naufragi dei migranti africani nel Mar Mediterraneo durante il loro tentativo di raggiungere l’Europa. Nel 2014 realizza il documentario Io sto con la sposa, il lungo viaggio dall’isola di Lampedusa alla Svezia per celebrare un finto matrimonio. Il 10 aprile 2017, Gabriele Del Grande viene arrestato in Turchia. Rimarrà nelle carceri turche fino al 24 aprile, dopo una grossa campagna di mobilitazione in italia e l’intervento del Ministero degli Esteri italiano. Ha collaborato con l’Unità, Redattore Sociale, Peace Reporter. Dawla è il suo quarto libro.
Dawla è un racconto che inizia nel 2005 in Siria, nei sotterranei del carcere di massima sicurezza di Saydnaya, e che passa per la rivoluzione fallita del 2011, la guerra per procura contro Bashar al-Assad, il ritorno del Califfato e gli attentati che hanno sconvolto l’Europa. Senza mai cedere ai toni della saggistica, Del Grande mette in scena una galleria di personaggi le cui vicende si snodano in un intreccio di storytelling e geopolitica. Asciutto e spietato come una tragedia classica, avvincente come un action movie, questo libro straordinario ci racconta storie forti, piene di colpi di scena, avventure, sentimenti, rabbia, amore, vita, morte, punti di vista opposti sulla guerra e sul mondo. Dawla nasce da un progetto di crowdfunding che ha avuto un appoggio appassionato e generoso da parte dei sostenitori di Del Grande, qui impegnato ad affrontare, con la massima competenza e un piglio narrativo eccezionale, lo scomodo punto di vista dei carnefici. “Non per giustificare, non per umanizzare. Ma unicamente per raccontare e, attraverso una storia, cercare una risposta, ammesso che ve ne sia una, a quell’antica domanda sulla banalità del male che da sempre riecheggia nelle nostre teste dopo ogni guerra”, dichiara Gabriele Del Grande. Dawla esce per Mondadori Editore e sarà disponibile negli store abituali a partire dal 17 aprile.
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