Nel Mediterraneo centrale rimangono SOS Mediterranee e Sea Watch. La prima, che opera in partnership con Medici Senza Frontiere su nave Aquarius, è da giorni al largo della Libia in acque internazionali. La posizione, mantenuta prevalentemente a nord di Zawiya, a nordovest di Tripoli, ha avuto ragione anche in questi giorni di estrema mutevolezza meteomarina. Il primo soccorso è stato effettuato giovedì, quando il team di soccorritori ha salvato 122 su un gommone a 23 miglia dalla costa della Libia. Sul gommone gremito di persone c’erano anche 15 donne e 30 minori. Un “carico” eterogeneo di migranti provenienti da 21 nazionalità diverse. Tra queste anche Costa d’Avorio, Somalia, Marocco, Algeria, Libia, Egitto e Bangladesh.
Il secondo soccorso la Aquarius lo ha operato il giorno successivo, venerdì. Su un gommone affidato alle onde del Mediterraneo c’erano 131 persone. Anche in questo caso erano a bordo donne e minori. Dodici donne e 24 minori sui 131 migranti messi a bordo di un lungo tappeto gonfiabile e precario. Il terzo episodio è di oggi pomeriggio ed appare anche più complesso dei precedenti. I soccorritori della Ong hanno preso a bordo 39 persone “vulnerabili” da “un gommone sovraffollato intercettato dalla Guardia Costiera libica”. Tra le 39 persone soccorse e prese a bordo della Aquarius ci sono anche un neonato, casi medici, donne incinta e bambini con i genitori. Pare che il resto dei migranti siano stati presi dalla Guardia Costiera libica che avrebbe “lasciato” solo i casi più fragili o bisognosi di cure mediche.
Nave Aquarius sta adesso navigando verso nord mentre le autorità responsabili del coordinamento soccorso, dello Stato di bandiera della nave (Gibilterra), degli Stati di appartenenza delle Ong che compongono la rete internazionale che finanzia la nave e le sue missioni (Italia, Germania, Francia) e gli Stati dei “porti sicuri” più vicini concordino dove sbarcare i migranti soccorsi in acque internazionali. A bordo della nave ci sono complessivamente 292 persone originari di svariate nazionalità africane ed asiatiche. Nel caso in cui il porto di approdo di nave Aquarius dovesse essere in Sicilia, questa arriverebbe domani mattina: giorno di Pasqua.