“Mentre la Chiesa elogia ogni sforzo di ricerca e di applicazione volto alla cura delle persone sofferenti, ricorda anche che uno dei principi fondamentali è che ‘non tutto ciò che è tecnicamente possibile o fattibile è per ciò stesso eticamente accettabile’. La scienza, come qualsiasi altra attività umana, sa di avere dei limiti da rispettare per il bene dell’umanità stessa, e necessita di un senso di responsabilità etica”. Lo dice Papa Francesco, intervenendo all’Udienza ai partecipanti alla IV Conferenza internazionale sulla Medicina Rigenerativa promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura.
“La vera misura del progresso è quello che mira al bene di ogni uomo e di tutto l’uomo”
“La vera misura del progresso, come ricordava il beato Paolo VI, è quello che mira al bene di ogni uomo e di tutto l’uomo. Se vogliamo preparare il futuro assicurando il bene di ogni persona umana – continua Bergoglio – dobbiamo agire con una sensibilità tanto maggiore quanto più i mezzi a nostra disposizione diventano potenti”. Questa, prosegue il Papa, è “la nostra responsabilità verso l’altro e verso tutti gli esseri viventi. Infatti, c’è bisogno di riflettere sulla salute umana in un contesto più ampio, considerandola non solo in rapporto alla ricerca scientifica, ma anche alla nostra capacità di preservare e tutelare l’ambiente e all’esigenza di pensare a tutti, specialmente a chi vive disagi sociali e culturali che rendono precari sia lo stato di salute sia l’accesso alle cure”, conclude.