In casa dem, alla vigilia della direzione di domani, l’aria è irrespirabile. Dopo lo scontro sulle parole di Renzi da Fazio e l’appello all’unità di Lorenzo Guerini, a far scoppiare le polemiche è il sito senzadime.it, messo online da Alberico De Luca, “elettore del PD”, che vorrebbe rappresentare “uno strumento di trasparenza sulle scelte del Partito Democratico in merito a un eventuale accordo di governo con il Movimento Cinque Stelle”.
Non la pensa in questo modo però l’ala più ‘governista’ del PD, ormai esasperata da un dibattito interno che viaggia sempre più sui social e in tv, scavalcando gli organi assembleari del partito.
MARTINA: SITO SENZADIME.IT DA CHIUDERE
“Leggo di un sito che classifica i componenti della nostra direzione PD sulla base delle opinioni espresse a proposito del confronto con il Movimento Cinque Stelle. Siamo arrivati a questo? Voglio credere per tutti di no e mi aspetto che venga chiuso. C’è un limite che non andrebbe mai valicato”. Così il segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina.
FRANCESCHINI: C’E’ QUALCOSA DI PROFONDO CHE NON VA
“Quando in una comunità politica alla vigilia di una discussione seria che riguarda il partito e il Paese si arriva a questo, c’è qualcosa di profondo che non va”. scrive su Twitter il ministro Dario Franceschini postando il sito www.senzadime.it
OMISSIS A SITO SENZADIME.IT, AREA MARTINA: COME VOLEVASI DIMOSTRARE
Dopo le proteste di Maurizio Martina, di Dario Franceschini e di molti parlamentari dem il sito senzadime.it ha tolto il nominativo di favorevoli e contrari a un accordo con il Movimento Cinque stelle.
Al posto dei nominativi altrettanti omissis e una scritta: “Il Pd non è una società privata come la Casaleggio Associati. È un partito plurale, aperto, in cui tutti i membri della Direzione Nazionale esprimono la loro legittima idea. Alcuni esponenti del Partito Democratico hanno chiesto di chiudere questo sito che si limita a riportare opinioni espresse pubblicamente, come nelle migliori tradizioni anglosassoni, con i riferimenti e i link ai tweet e alle dichiarazioni. Era ispirato a un principio di trasparenza democratica nelle scelte fondamentali che connotano la vita nazionale. Non intendeva dividere il partito, ma informare gli elettori. Su ogni nome adesso troverete un “omissis”, vista l’intenzione dei diretti interessati a non mostrare la propria linea politica in forma aggregata”, si legge sul sito.
Dall’area di Maurizio Martina nessun dubbio che l’iniziativa provenga dai renziani. “L’immediata chiusura del sito sembra confermare che qualche legame c’è…”, spiega un deputato non renziano.