Salvini conferma grande sintonia con Di Maio, per il leghista sono ore quelle chieste a Mattarella

Il segretario della Lega parla di ancora qualche ora richiesta al presidente della Repubblica, ma nella sostanza non smentisce il collega del Movimento Cinque Stelle. Nessuna dichiarazione dalla presidenza della Repubblica dopo le consultazioni odierne con M5S e Lega

Al termine dell’incontro della delegazione leghista con il presidente della Repubblica Matteo Salvini ha annunciato in sala stampa la stessa linea di Di Maio, ma con il suo stile personale. “Non siamo qui per pane, convenienza, seggi e sondaggi”, dichiara subito Matteo Salvini ai giornalisti. Per Matteo Salvini si sta lavorando molto e bene per mettere a punto un vero programma di Governo in cui il segretario sostiene che si stanno inserendo molti punti del programma della Lega. Diretto e senza mezzi termini il leader del Carroccio sulla richiesta “di ancora qualche ora” al presidente della Repubblica: “Non siamo qui per prendere in giro il presidente”. Entrambi i capi partito sostengono quindi che o si fa un vero Governo con un programma serio e realizzabile oppure non si fa nessun Governo e si rinuncia.

Altro tema su cui il leader della Lega, accompagnato da Centinaio e Giorgetti, ha ribadito con fermezza l’ordine prioritario delle cose è stato il “toto-nomi” per la presidenza del Consiglio dei ministri. “Stiamo lavorando per dare un Governo serio e stabile a questo Paese, non stiamo questionando sui nomi.”, spiega Matteo Salvini che così chiude la questione con un netto: “Toto premier e calcio mercato non mi appassionano”. Per il segretario della Lega ci sono ancora criticità da risolvere sul contratto di Governo. Tra questi, in testa, la “posizione dell’Italia in Europa” e la necessità di poter investire per far ripartire il Paese. Matteo Salvini ha citato il crollo del soffitto nella scuola di Fermo ricordando l’assoluta necessità di intervenire in Italia con investimenti pubblici che mettano in sicurezza strutture ed infrastrutture e meno tasse alle imprese private per investire su sicurezza e lavoro. Azioni necessarie ma rese impossibili a causa “di vincoli esterni che ce lo impediscono”, dichiara il segretario della Lega riferendosi evidentemente all’Unione europea.

Passati in rassegna i punti riguardanti la Legge Fornero e l’immigrazione clandestina – su cui Lega e M5S “partono da posizioni distanti” – Salvini afferma che “Se non siamo in grado di fare quello per cui gli italiani ci hanno votato è inutile che partiamo.” In chiusura della rapida dichiarazione post consultazione di Matteo Salvini, il segretario della Lega ha ringraziato Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni per aver fatto un passo di lato senza pregiudicare l’alleanza del centrodestra ma permettendo di fare un serio tentativo di mettere in piedi un vero Governo perché, afferma Salvini, “gli accordi un tanto al chilo non fanno per me”. Ringraziamento anche per “Luigi Di Maio e lo staff del Movimento Cinque Stelle perché stiamo lavorando notte e giorno”. Al termine delle consultazioni odierne, lo staff del Quirinale ha fatto sapere che in sala stampa non ci sarà alcuna dichiarazione ufficiale del presidente della Repubblica e neanche del segretario generale Ugo Zampetti. Nessun intervento in sala stampa e neanche comunicati stampa in merito ai giorni, o alle ore, che i due capi politici hanno chiesto oggi a Sergio Mattarella. Dal Quirinale si da quindi l’impressione che procede l’attività per la formazione del Governo senza ulteriori interventi del presidente della Repubblica che approva la necessità di lavorare ulteriormente al consolidamento di un programma di Governo solido e duraturo che possa consentire al Governo stabilità per l’intero quinquennio.

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