“Conte è e resta assolutamente il candidato premier del M5s e della Lega”. Lo dice il capo politico del M5S Luigi Di Maio. “Mi sembra una situazione molto fragile, l’Italia non merita questa incertezza e questa approssimazione. Quello che c’è nel contratto è un incubo”. Lo dice Maurizio Martina, segretario del PD, arrivando all’assemblea di Confindustria. Ad Agorà Martina torna a ribadire la “totale irresponsabilità di due forze che per settimane hanno discusso solo al loro interno, solo di poltrone”. Questo contratto, prosegue il segretario reggente dem, “è il libro degli incubi. Hanno stimato spese per centinaia di miliardi e coperture solo per 500milioni di euro”.
“Trovo sia gravissimo che dopo ottanta giorni dal voto ancora non ci sia un governo. Ci sono tante emergenze che devono essere affrontate e risolte. A noi non è stato permesso, pur avendo avuto il 37% dei voti, di formare un governo e ne abbiamo preso atto con amarezza. Sul professor Conte non so nulla, non lo conosco, ma se si commettono come sembra ingenuità ci si espone alle critiche che si sono scatenate. Ma ribadisco, abbiamo gli stessi problemi che non si risolvono dopo il voto del 4 marzo e questo dato è ben più importante del curriculum di Conte. Noi abbiamo detto a Salvini, andate e provateci ma siamo ancora nello stallo”. Lo ha dichiarato Anna Maria Bernini, intervenendo a Mattino Cinque su Canale 5. “Mattarella che riflette dopo aver dato l’ok a ministri come Fedeli o Lorenzin e i rappresentanti Ue che minacciano gli italiani stanno diventando il più grande volano all’antipolitica. La pazienza è al limite, non giocate con la sofferenza delle persone, non ne avete il diritto!”. Lo scrive su Facebook Fabiana Dadone, deputata M5S.
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